La Nuova Sardegna

NUORO. Sono passati esattamente dieci anni dall’ultima apparizione alla Festa del Redentore del compianto maestro e padre del folklore Tonino Puddu che sarebbe scomparso da lì a poco meno di due mesi, proprio nell’ottobre del 2008. In quell’occasione Puddu diresse il suo coro Su Nugoresu durante la messa sull’Ortobene compiendo un ultimo sforzo nel segno dell’amore per la coralità di scuola nuorese, per le tradizioni popolari e per la sua Nuoro vestita a festa e raccolta in preghiera per la 108esima edizione della festa del Cristo scolpito da Vincenzo Jerace. E il giorno della sfilata, domenica scorsa, esattamente a dieci anni di distanza, è stato ancora il Coro Su Nugoresu oggi diretto dal maestro Michele Turnu, a indossare l’abito tradizionale nuorese per le vie della città aprendo la sfilata dei costumi tradizionali provenienti da tutta l’Isola, non solo in rappresentanza del luogo di appartenenza ma con l’onore e l’onere di ricordare il proprio maestro e fondatore nel decennale della sua prematura scomparsa. «Un’emozione non da poco – commenta Giorgio Delussu, attuale presidente del coro e dell’Accademia di Tradizioni Popolari fondata nel ’90 da Tonino Puddu – ci ritroviamo a dieci anni di distanza a commemorare un personaggio che è ancora presente nel cuore di tutti noi e in quello della città di Nuoro. Tonino, nella sua lunga carriera musicale è riuscito a lasciare il segno all’interno del panorama corale isolano, nazionale e internazionale vista la quantità di suoi brani che vengono eseguiti in tutto il mondo ed è anche per questo che la sua figura resta un faro nell’evoluzione delle attività artistiche della nostra associazione corale che pur immergendosi in nuove sfide tiene il vasto repertorio di Tonino al centro del suo operato». (a.m.)