La Nuova Sardegna

Nuoro

Dorgali, i free climber allungano la stagione

di Nino Muggianu
Dorgali, i free climber allungano la stagione

Il paese è ormai da 40 anni meta degli arrampicatori, oltre 80 le pareti da scalare Grazie alla loro presenza molte strutture ricettive sono rimaste aperte

25 ottobre 2019
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DORGALI. Mentre la stagione balneare sta dando gli ultimi colpi di coda, da poco è iniziata la stagione degli arrampicatori. Si incontrano un po’ ovunque ai piedi delle montagne tra Dorgali e Cala Gonone; abbigliamento e scarpe da trekking, zaino in spalla e le immancabili corde che penzolano. Vanno a piccoli gruppi, spesso con bambini al seguito, decisi e ben informati sulle località che vogliono raggiungere. Sentieri e luoghi di cui spesso e volentieri gli indigeni ignorano l'esistenza o perlomeno non hanno mai preso inconsiderazione. Arrivano da tutta l'Europa e spesso anche da oltre Oceano, attirati dalla rara bellezza dalle pareti che da anni ospitano centinaia di vie per gli amanti del freeclimbing. Pareti famose al mondo e inserite nelle più importanti guide specializzate. Una delle più importanti e famose riguardanti le vie di arrampicata libera nel territorio dorgalese è quella dello specialista Maurizio Oviglia. Uno dei nomi, assieme a quello di Manolo, che più di altri hanno contribuito a far conoscere a livello internazionale le vie di arrampicata a Dorgali e dintorni. Oggi sono tantissimi gli amanti di questo spettacolare sport che a fine estate arrivano a Dorgali. Grazie alla loro presenza, sono ancora diverse le strutture aperte a Cala Gonone, tanti B&b e gli agriturismo. Presenze che contribuiscono ad allungare la stagione turistica. In questi giorni sono tante le auto e i camper che sostano nei pressi delle vie di accesso alle pareti chiodate per le arrampicate. Una lunga fila c'era anche ieri mattina ai piedi del Monte Bardia nella parte alta del centro abitato di Dorgali dove si accedere a S'atta Ruia (parete rossa). Svizzera, Francia, Olanda e naturalmente Italia le targhe di provenienza. Seduti nella pineta per una pausa pranzo, due giovani francesi hanno assaporato il formaggio pecorino appena acquistato nella Cooperativa dei pastori di Dorgali. «Eccezionale. Qui è tutto ottimo il clima, il cibo e abbiamo scoperto che ci sono un'infinità di pareti, alcune che superano anche i 200 metri di altezza. Dovevamo andare in un di queste ma il meteo ci ha consigliato di non allontanarci troppo Ecco come abbiamo scoperto che da queste parti ci sono le grandi vie per le scalate – dice uno dei due mostrando una guida in lingua inglese –. Qui sopra ci sono un'ottantina di pareti da scalare». Sono passati almeno 40 anni da quando a Dorgali e dintorni sono apparsi per la prima volta gli arrampicatori. Quasi ignorati perchè considerati turismo mordi e fuggi. Oggi tutto è cambiato e gli appassionati del freeclimbing nella bassa stagione riempiono le strutture ricettive.

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