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Protocollo antiviolenza, nuove sottoscrizioni

Protocollo antiviolenza, nuove sottoscrizioni

La prefetta Bruzzese: «Sono necessari percorsi educativi mirati sui giovani»

08 febbraio 2020
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NUORO. Focus sulla prevenzione e il contrasto del fenomeno della violenza nei confronti delle donne e dei minori. Era questo il tema della riunione, ieri mattina, della Conferenza permanente, voluta dalla prefetta di Nuoro Anna Aida Bruzzese, nell’ambito della quale si è proceduto a una prima verifica dei risultati applicativi del Protocollo di intesa per la promozione di strategie condivise sul tema in oggetto. Le diverse istituzione aderenti al documento, oltre alla prefettura, sono il tribunale, il Comune, la questura, il comando provinciale dei carabinieri, il comando provinciale della guardia di finanza, l’ufficio scolastico provinciale, l’Ordine degli avvocati e l’associazione Onda rosa. A due mesi dalla sottoscrizione sono stati valutati assai positivamente i primi risultati conseguiti, a conferma dell’importanza delle azioni previste da Protocollo in un territorio, quale è quello nuorese, in cui nonostante i forti valori e l’impronta matriarcale espressi dal tessuto sociale, continuano a registrarsi episodi di violenza di genere. Nel corso della seduta si è proceduto, quindi, alla sottoscrizione del Protocollo antiviolenza da parte dei Comuni di Modolo, Orosei, Silanus, nonché da parte dell’unione dei 6 Comuni dell’Ogliastra, rappresentati dal Comune di Elini, che hanno manifestato alla prefettura l’intenzione di aderire all’accordo previa deliberazione della giunta comunale.

«È un momento importate – ha affermato il presidente del tribunale di Nuoro, Vincenzo Amato – sia con riguardo alla riscontrata operatività degli aspetti applicativi dell’Atto sia sotto il profilo dell’accresciuta consapevolezza dell’esistenza di una concreta tutela nei confronti delle vittime». «Occorre ora procedere ad accrescere la sensibilità nei confronti del fenomeno, specie da parte dei giovanissimi, attraverso mirati percorsi educativi ed iniziative anche a carattere ludico, che abituino però i ragazzi a prendere dimestichezza con i valori del rispetto dell’altro e della ferma condanna della violenza» ha aggiunto la prefetta.

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