La Nuova Sardegna

Nuoro

Aida, una taglia sulla testa dei “serial killer” dei cani

di Alessandra Porcu
Aida, una taglia sulla testa dei “serial killer” dei cani

Macomer, mille euro a chi sarà in grado di fornire elementi utili agli inquirenti L’associazione: «L’auspicio è che al più presto i responsabili vengano inchiodati»

23 febbraio 2020
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MACOMER. Due taglie del valore di mille euro ciascuna per chi fosse in grado di comunicare alle forze dell’ordine notizie utili all’identificazione, alla cattura e alla condanna dei “serial killer” che a Macomer e a Cervaro, piccolo centro della provincia di Frosinone, stanno facendo strage di cani attraverso esche avvelenate o impiccagioni. L’idea è stata lanciata dall’Aida. L’Associazione italiana difesa animali e ambiente fa appello alle popolazioni affinché chi avesse informazioni di rilievo si rivolga immediatamente ai carabinieri o alla polizia di stato. «Se ritenute credibili – afferma il presidente nazionale Lorenzo Croce – gli inquirenti, già impegnati nelle indagini, le vaglieranno e le terranno nel debito conto. Chi volesse, però – sottolinea il numero uno dell’Aida – potrebbe contattarci direttamente, telefonando al 3479269949, ogni giorno dalle 11 alle 13. Teniamo a precisare – aggiunge Croce – che non verranno accettate in alcun modo le segnalazioni in forma anonima».

La decisione di istituire due ricompense in denaro arriva dopo i numerosi episodi di violenza perpetrati ai danni di decine di cani sia nel Marghine sia in Ciociaria. «Due zone lontane tra loro – si legge in un comunicato stampa ufficiale divulgato dall’Aida – una in Sardegna e l’altra nel Lazio, ma accomunate in questo ultimo periodo dalla presenza criminale di veri e propri sicari dei nostri amici a quattro zampe. Nel primo centro, Macomer in provincia di Nuoro, sono oramai decine i cani rinvenuti avvelenati ai quali, come se non bastasse, se ne sono aggiunti altri ritrovati impiccati nelle campagne della città. Nel secondo, Cervaro, comune di oltre ottomila abitanti, i killer continuano a muoversi silenziosi spargendo veleno e attuando una vera e propria strage».

I timori dell’associazione sono legati al fatto che i colpevoli possano non essere trovati e, quindi, rimanere impuniti. Per questo si confida nel senso civico della stragrande maggioranza dei cittadini che ama e rispetta gli animali. L’obiettivo è quello di fare terra bruciata intorno a chi, in modo meschino e vile, sta causando la morte atroce di esseri viventi indefesi. I fatti incresciosi accaduti a Macomer hanno fatto il giro del web. Tanti, tantissimi i commenti dei cittadini indignati per quello che sta accadendo. Numerose anche le associazioni, da anni impegnate nella cura e nella difesa degli animali, che hanno fatto sentire la loro voce. Ora si è aggiunta anche quella dell’Aida. L’auspicio è che, al più presto, i responsabili vengano inchiodati alle proprie responsabilità e che la mattanza dei cani possa avere fine. In gioco non c’è solo la vita degli animali ma anche il nome di una società che, alla luce di questi avvenimenti, non può definirsi civile.

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