La Nuova Sardegna

Nuoro

Tanca Manna, decolla il progetto

di Francesco Pirisi

La giunta affida il piano di fattibilità a cinque professionisti. Rientra nel rilancio delle periferie

03 aprile 2020
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NUORO. L’amministrazione comunale ha affidato il progetto di fattibilità tecnico-economica per la zona di Tanca Manna. L’incarico è andato all’architetto Virgilio Colomo, che fa parte di una Rtp (raggruppamento temporaneo di professionisti), di cui fanno parte gli ingegneri Gian Marco Mureddu e Salvatore Marceddu, l’archeologa Rossella Colombi e il geologo Orlando Mereu. I cinque professionisti riceveranno un compenso di 38mila euro. Il progetto rientra nel piano delle periferie, programmato nel 2016 dall’amministrazione guidata da Andrea Soddu. Un intervento da complessivi 39 milioni di euro. Il governo contribuisce con 18 milioni, con i fondi del bando per la riqualificazione e la messa in sicurezza delle periferie, nelle città metropolitane e nei capoluoghi di provincia. La restante parte è garantita dal cofinanziamento pubblico-privato, compresi gli undici milioni stanziati dalla Regione col Progetto di rilancio del Nuorese.

L’incarico professionale per Tanca Manna parte nel 2011 con il bando Bi.Su (“Bia Surcada”), fatto dall’amministrazione di centro-sinistra capeggiata dal Pd, Alessandro Bianchi. Concorso di progettazione il cui vincitore è l’équipe professionale (ancora una volta una Rtp) composta dagli architetti Colomo, Edoardo Marziani e Luigi Cosseddu. Questi ultimi due però rinunciano all’incarico. Rimane il primo professionista, al quale nei giorni scorsi è stato affidato l’incarico. Operazione svolta all’interno della piattaforma Sardegna Cat, creata dalla Regione per definire alcuni bandi della pubblica amministrazione. A gestire le procedure l’ingegnere Tiziana Mossone, dirigente del settore Infrastrutture e Manutenzioni dell’amministrazione municipale. L’incarico prevede la redazione delle linee progettuali per la valorizzazione e la riqualificazione del parco urbano, che ospita il nuraghe e i resti delle capanne dell’epoca del bronzo medio. Il costo dell’intervento a “Su Nuraghe” è di 2 milioni di euro, la metà da attingere dal fondo complessivo destinato al Comune, e l’altra parte di competenza privata. La zona archeologica e lo spazio verde saranno messi in collegamento con il vicino quartiere del Nuraghe. Perché questa l’ottica del piano delle periferie, che insieme al progetto di Tanca Manna raccoglie una ventina di interventi di opere infrastrutturali e nuove costruzioni. Con un’attenzione specifica a dare nuova vita e dignità urbana alle aree che circondano il centro cittadino, a iniziare da quelle scelte nei tempi per ospitare gli insediamenti popolari. Il piano delle periferie è l’impegno di maggior rilievo dell’amministrazione civica in carica, insediatasi nel 2015 e quindi proprio quest’anno in scadenza. Il pensiero espresso anche di recente dal sindaco Soddu: «Si tratta di un intervento rivoluzionario, imperniato su tre direttrici: quell’ambientale, con l’ampliamento degli spazi verdi. Quella culturale, grazie al potenziamento di infrastrutture e servizi per l’università. In ultimo, ma non meno importante, il settore sportivo, con impianti nuovi di zecca e altri campi da riqualificare».

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