La Nuova Sardegna

Nuoro

Migliaia di visite saltate: liste d’attesa da incubo

di Kety Sanna
Migliaia di visite saltate: liste d’attesa da incubo

A causa dell’emergenza, garantite solo le prestazioni sanitarie brevi e urgenti Mustaro: «Si riparta con controlli blindati». Cattina: «Rispetto le disposizioni» 

19 aprile 2020
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NUORO. Il rinvio, a causa dell’emergenza Covid-19, delle prestazioni ambulatoriali (specialistiche, di diagnostica strumentale e di laboratorio) non urgenti, fa prevedere ricadute sulle liste d’attesa per tutto il 2020 e oltre. Le attività ospedaliere ma anche ambulatoriali in tutto il Nuorese, sono state rinviate senza alcuna programmazione andando a rendere cronica una situazione da sempre complicata. Le strutture locali stanno garantendo solo le urgenze, e neanche per tutte le specialità. E se la Giunta regionale, lo scorso novembre, aveva stabilito di intervenire in modo deciso per l’abbattimento delle liste d’attesa stanziando oltre 10 milioni per il triennio 2019-2021, ora il progetto si è dovuto fermare. «Il sistema sanitario sardo, come nelle altre regioni – dice Giorgio Mustaro, coordinatore territoriale Cisl Funzione pubblica – non riusciva, infatti, a garantire prenotazioni ravvicinate rispetto alle esigenze degli assistiti. Occorrevano lunghi mesi di attesa per avere una prestazione ospedaliera o ambulatoriale, visite specialistiche o esami strumentali. Ora, a causa del coronavirus, i tempi delle liste d’attesa si dilateranno ancora di più, e a ciò si aggiungeranno tutte le prestazioni che in questi mesi di “sospensione” non sono state effettuate. Si parla insistentemente di fase 2 e, a maggior ragione, ci sarà anche una fase 2 sanitaria».

Ed è proprio partendo da questa certezza che il coordinatore territoriale Cisl Fp, si chiede se non sia il caso di utilizzare questo periodo, in cui si sta valutando come far ripartire il paese, per riprendere con regolarità le visite nei presidi sanitari nuoresi e quindi con le prenotazioni. «Ospedali, poliambulatori operativi nei distretti di Nuoro, Macomer, Siniscola e Sorgono, e strutture sanitarie diffuse nelle singole zone con medici, infermieri, Oss, tecnici, operatori sanitari in servizio – rimarca Mustaro – potrebbero garantire visite e controlli attraverso un calendario e un’organizzazione di accesso. Questo, per iniziare a smaltire tutto il lavoro già esistente prima della pandemia e che con essa è aumentato. Tutto ciò, evidentemente, deve avvenire nella totale sicurezza sia per i lavoratori della sanità pubblica, che per gli assistiti».

Visite e controlli “blindati”, dunque, con prenotazioni e accessi distanziati al fine di evitare inutili file ed assembramenti le proposte di Mustaro che conclude: «Questo – aggiunge il sindacalista – oltre a garantire la ripresa, anche se non a pieno regime delle attività degli ambulatori, potrebbe servire a ridare vigore ai presidi territoriali che in questi anni hanno subito ridimensionamenti e tagli. Su tutti valga l’esempio dell’ospedale di Sorgono, sul cui destino hanno vivamente protestato, anche di recente, gli amministratori del Mandrolisai».

Sulla questione, arriva immediata la risposta del direttore Ats: «Come da disposizioni ministeriali in questo momento si possono garantire le visite brevi e quelle urgenti. Le altre che erano calendarizzate verranno riprogrammate non appena si potrà ripartire. L’abbattimento delle liste d’attesa – sottolinea Maria Grazia Cattina – riguardava le prime visite. In questi giorni faremo verifiche con le varie segreterie Cup per riorganizzare il lavoro. Nonostante ci troviamo in una fase di gestione e di adattamento Covid, alcune attività, a parte quelle sempre garantite, sono riprese. Il personale e gli specialisti sono in servizio – conclude – e contiamo di poterci preparare a breve per assicurare una programmazione ai pazienti cronici».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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