La Nuova Sardegna

Nuoro

Coronavirus, la crisi dei torronai e dei “castagneri”

di Alessandro Mele
Coronavirus, la crisi dei torronai e dei “castagneri”

Settore bloccato a Desulo, Aritzo, Tonara. Peddio: «Sagre annullate, aiutateci»

10 maggio 2020
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DESULO. Venditori ambulanti di torrone e di castagne: un settore fortemente colpito dalla pandemia di Covid-19 che li ha costretti ad abbassare la tenda sui loro banconi. Sono decine le attività chiuse in questo settore non solo a Desulo ma anche ad Aritzo e a Tonara. I quartieri storici di Desulo di Asuai, Issiria e Ovolaccio non vivono più l’entusiasmo della scorsa stagione. A raccontare la crisi di questo comparto dell’economia sono Bastiano Peddio e Ketty Sionis che, con i figli Paride e Simonetta, vivono questo settore da quasi 40 anni.

«È un’attività che inizio a fare dall’età di 10 anni e fin dall’infanzia grazie a mio zio Franco Maxia – racconta Bastiano Peddio – e seguendolo ho imparato il mestiere per poi avviarmi in un attività mia, “Su Castagneri”, che porto in giro ormai da più di 30 anni. La perdita quest’anno sarà del 100 per cento – spiegano Bastiano e la moglie Ketty – perché dopo il carnevale nuorese, al quale eravamo presenti, c’è stata la totale chiusura. Le spese per noi ambulanti e torronai però non sono cambiate dato che sono identiche, in termini di tributi soprattutto, a quelle di un commerciante di corso Buenos aires a Milano anche se gli incassi sono nettamente diversi. A questo punto non sappiamo più come reagire perché la Sardegna vive di turismo e quest’anno non sarà possibile per me e i colleghi del settore affrontare la stagione. Dovrebbero metterci in condizioni certe per poter ricominciare o morirà tutta la categoria che è importante anche da un punto di vista culturale soprattutto per paesi come Desulo. Come isola possiamo ancora salvarci tra di noi iniziando a spendere i soldi in Sardegna e speriamo che tutti decidano di andare avanti con questa filosofia, solo così si può ricominciare. Anche a noi lo Stato dovrebbe dare la possibilità di lavorare perché siamo pronti a osservare tutte le misure necessarie di sicurezza».

Su Castagneri dovrà rinunciare anche al flusso turistico della costa: «L’attività – racconta Peddio – si è evoluta: non solo tra le feste della Sardegna ma da 30 anni siamo presenti a Santa Maria Navarrese per la stagione estiva con musica e torrone. Negli anni per fortuna l’attività è diventata importante: per sei mesi all’anno, da giugno a dicembre, anche grazie ad Autunno in Barbagia. Siamo sempre presenti anche a Nuoro dove partecipiamo a tutte le manifestazioni della città e dove siamo onorati di essere stati menzionati, durante l’ultima festa del Redentore, data la nostre presenza pluridecennale sull’Ortobene».
 

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