La Nuova Sardegna

Nuoro

«Noi lavoratori stagionali senza più soldi né diritti»

di Lamberto Cugudda
«Noi lavoratori stagionali senza più soldi né diritti»

Il grido d’allarme di un padre 45enne, barman nei villaggi della costa orientale «Siamo un esercito di 2500 persone che non ricevono alcun tipo di contributo» 

15 maggio 2020
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TORTOLÌ. È uno degli oltre 2500 lavoratori stagionali del turismo (su un totale di 4500 ogliastrini), che rischiano di restare a spasso nel corso della stagione vacanziera. Il tortoliese Davide Obbo, 45 anni, in passato titolare e gestore di diversi locali pubblici nella cittadina e a Cagliari, da alcuni anni lavora, nella stagione da maggio a fine settembre, in strutture ricettive del settore turistico. Ora anche lui è finito nel limbo degli stagionali che non hanno ancora avuto, in relazione all’emergenza epidemiologica, un solo euro da Stato, Regione e Comune,e che non riusciranno a trovare alcuna occupazione. «N ella stagione 2019 – afferma sconsolato Davide Obbo – ho lavorato come barman, in una delle strutture ricettive dell’Arbatax Park resort. Anche per la stagione turistica dell’anno in corso, sarei dovuto tornarvi al lavoro. Ma a causa della gravissima situazione che tutti stiamo vivendo, non si sa ancora quando e quali strutture ricettive del grande resort verranno riaperte. Tradotto in termini ancora più chiari, rischio di non lavorare per nulla. E come me, in Ogliastra sono numerose migliaia gli stagionali che fanno affidamentonel turismo».

L’ex imprenditore racconta di avere due figli (di nove e due anni e mezzo) e che anche l’ex compagna, che ha un bar a Girasole, non ha ancora ricevuto i 600 euro erano stati promessi. «Quella che sto vivendo – prosegue – e che penso sia comune a migliaia di stagionali, è una situazione disperata. Io non ho avuto il- benché minimo aiuto o contributo dallo Stato, dalla Regione e dal Comune di Tortolì. E con l’ente locale sono veramente imbufalito, perché visto che conoscono la mia situazione, quantomeno un piccolo aiuto avrebbero potuto darmelo. Cosa posso fare? Andare ad accendere un cero, in chiesa, alla Madonna? Chi di competenza deve capire che se non riusciamo a lavorare, poi non possiamo avere nessuna indennità di disoccupazione. E staremo senza ricevere un euro fino alla stagione vacanziera 2021».

Davide Obbo sottolinea di condividere appieno «quanto ha dichiarato, alla Nuova, il segretario generale della Cisl Ogliastra, Michele Muggianu, che ha centrato, in pieno, il dramma che qui in Ogliasta stiamo vivendo noi stagionali dei vari segmenti del turismo». Il sindacalista chiede che per questi lavoratori si adottino procedure speciali. A parere del 45enne disoccupato, stante così le cose, se non riparte il turismo per l’intero territorio «saranno un autunno e un inverno terribili sotto il profilo economico, con una crescita altissima dei nuovi poveri».

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