Siniscola sui marciapiedi è battaglia davanti al Gip
Coinvolti i funzionari dell’ufficio tecnico comunale e la ditta incaricata dei lavori Sono accusati da un cittadino che si oppone all’archiviazione chiesta dal pm
19 gennaio 2022
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SINISCOLA. Come una serie a puntate. La “disputa” sui lavori dei marciapiedi di Siniscola ieri si è tenuta ai piani alti del tribunale nuorese, durante l’udienza davanti al gip Giovanni Angelicchio. L’avvocato Ivano Iai che tutela gli interessi di Claudio Conteddu, persona offesa, si è opposto alla richiesta di archiviazione formulata dal pubblico ministero Andrea Ghironi, in merito al procedimento nato a seguito di una querela sporta contro i funzionari dell’ufficio tecnico del Comune (Efisio Pau e Giovanni Battista Deriu) e il comandante della polizia municipale (Francesco Piredda), difesi dall’avvocata Daniela Carrus, accusati in concorso, di abuso d’ufficio e di falso ideologico, e contro gli operai della ditta Lai Amelia (difesi dall’avvocato Gianluigi Mastio), incaricata di eseguire i lavori, accusati di esercizio arbitrario delle proprie ragioni.
Pomo della discordia, la realizzazione dei marciapiedi in via Matteotti, che due anni fa aveva scatenato nella cittadina baroniese non pochi malumori e litigi, sfociati poi in varie denunce.
Secondo la parte offesa, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Efisio Pau, per l’esecuzione dei lavori, avrebbe occupato una parte di area di sua proprietà. Inoltre il responsabile del servizio pianificazione urbanistica, Giovanni Battista Deriu, avrebbe commesso falso ideologico, perché pur essendo responsabile dei lavori avrebbe attestato di non essere competente nel rilascio delle certificazioni di destinazione urbanistica delle quali la moglie di Conteddu aveva fatto richiesta.
Gli operai della ditta Lai Amelia, incaricati dal Comune di realizzare le opere, invece, avrebbero tentato a più riprese di occupare il terreno di proprietà privata. Ma se per la Procura non c’è stata alcuna violazione amministrativa e va esclusa la volontà degli indagati di porre in essere una violazione di legge, e di arrecare un danno ingiusto alla famiglia Conteddu, tanto da formulare richiesta di archiviazione, per la persona offesa, al contrario, dagli atti di indagine emergono chiare ipotesi di reato, per le quali si dovrebbe compiere ulteriore attività di approfondimento investigativo.
Il giudice Angelicchio, sulla scorta delle indicazioni fornite da tutte le parti intervenute in udienza, dovrà quindi valutare cosa fare. Ieri si è riservato, rinviando la sua decisione ad un momento successivo. (k.s.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA .
Pomo della discordia, la realizzazione dei marciapiedi in via Matteotti, che due anni fa aveva scatenato nella cittadina baroniese non pochi malumori e litigi, sfociati poi in varie denunce.
Secondo la parte offesa, il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Efisio Pau, per l’esecuzione dei lavori, avrebbe occupato una parte di area di sua proprietà. Inoltre il responsabile del servizio pianificazione urbanistica, Giovanni Battista Deriu, avrebbe commesso falso ideologico, perché pur essendo responsabile dei lavori avrebbe attestato di non essere competente nel rilascio delle certificazioni di destinazione urbanistica delle quali la moglie di Conteddu aveva fatto richiesta.
Gli operai della ditta Lai Amelia, incaricati dal Comune di realizzare le opere, invece, avrebbero tentato a più riprese di occupare il terreno di proprietà privata. Ma se per la Procura non c’è stata alcuna violazione amministrativa e va esclusa la volontà degli indagati di porre in essere una violazione di legge, e di arrecare un danno ingiusto alla famiglia Conteddu, tanto da formulare richiesta di archiviazione, per la persona offesa, al contrario, dagli atti di indagine emergono chiare ipotesi di reato, per le quali si dovrebbe compiere ulteriore attività di approfondimento investigativo.
Il giudice Angelicchio, sulla scorta delle indicazioni fornite da tutte le parti intervenute in udienza, dovrà quindi valutare cosa fare. Ieri si è riservato, rinviando la sua decisione ad un momento successivo. (k.s.)
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