La Nuova Sardegna

Olbia

Presto una parallela a viale Aldo Moro

Presto una parallela a viale Aldo Moro

Nella arteria in progettazione è previsto anche un sottopasso che arriverà fino alla zona industriale

18 aprile 2012
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OLBIA. La grande sfida è superare la madre di tutti gli ingorghi. Dare respiro alla strada più congestionata della città. La rivoluzione del traffico passa anche dalla creazione di una strada parallela a viale Aldo Moro, l’arteria più trafficata della città. Quella con il maggior numero di incidenti e di auto che ogni giorno si trascinano in una infinita colonna senza fine. Una fila di marmitte depresse che sbuffano in attesa di guadagnare qualche metro. Già nella passata amministrazione si era tentato di creare una strada parallela.

«Ma i vincoli archeologici avevano bloccato il progetto – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Davide Bacciu –. Ora abbiamo presentato un nuovo progetto che non solo ci consentirà di creare una parallela a viale Aldo Moro, ma ci darà la possibilità di unire anche la zona industriale con quella parte di città. La nuova arteria partirà da via Bernini, proseguirà su via Fancelli e terminerà con una rotatoria all’altezza del Borgo delle rose. Là ci sarà una strada che porterà verso viale Aldo Moro, un’altra che punterà verso Cabu Abbas e passerà sotto la linea ferroviaria. Il progetto preliminare è già stato presentato. E ci sono già risorse messe da parte, per essere precisi 500mila euro. Il progetto complessivo prevede una spesa di 2 milioni e mezzo di euro e l’80 per cento del finanziamento arriverà dalla Regione. I tempi per la realizzazione saranno strettissimi. Con questo nuovo progetto riusciremo anche a bypassare i vincoli archeologici che fino a oggi avevano fermato ogni possibilità di vedere il via libera al progetto. È fondamentale anche il collegamento che sarà creato con la zona industriale. Riusciremo a distribuire il traffico in modo più equilibrato e a ricucire una frattura nel tessuto urbano e a ricollegare due parti della città tra loro per ora unite in modo poco adeguato». (l.roj)

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