La Nuova Sardegna

Olbia

Stato di agitazione a 5 Stelle Sardegna

di Luca Rojch
 Stato di agitazione a 5 Stelle Sardegna

I dipendenti in cassa integrazione da 20 mesi e con due stipendi ancora da ricevere sono pronti allo sciopero

29 aprile 2012
3 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Un pezzo di storia dell’informazione in città rischia di spegnersi. I dipendenti di 5 Stelle Sardegna sono in stato di agitazione e minacciano di scioperare domani se l’azienda non darà risposte certe.

I 23 dipendenti dell’emittente televisiva lanciano l’ultimatum all'azienda. Da 20 mesi sono in cassa integrazione e devono ancora incassare due stipendi arretrati.

Lunedì sciopereranno se la proprietà non pagherà loro i gli stipendi o se non avranno risposte confortanti. Già da qualche giorno giornalisti e tecnici hanno proclamato lo stato di agitazione.

La programmazione non è stata ancora azzerata. Con grande professionalità i dipendenti di 5 Stelle portano avanti il loro lavoro quotidiano di informazione. Anche se i telegiornali vanno avanti in forma ridotta, e sono stati sospesi tutti i programmi di approfondimento giornalistico della testata. Niente Stanza 101, né Check Point. Ma a rischio c’è anche la trasmissione del consiglio comunale, convocato proprio per lunedì. La vertenza di 5 Stelle Sardegna si trascina avanti da diversi anni in un altalena di notizie che non dà certezze ai lavoratori. Da due anni i dipendenti sono stati messi in cassa integrazione. I giornalisti al 50 per cento delle ore, i tecnici all’80 per cento. Ma lo stato di crisi e il ricorso agli ammortizzatori sociali non sono bastati per far superare il momento di difficoltà dell’azienda. Perché alla crisi globale si sono aggiunti anche gli investimenti che 5 Stelle ha dovuto affrontare per il passaggio alla tecnologia del digitale terrestre. I giornalisti e i tecnici dopo avere atteso una risposta da parte della proprietà hanno deciso di scioperare. Se entro lunedì non saranno versate le due mensilità arretrate i dipendenti incroceranno le braccia.

Ma la preoccupazione di tutto il corpo redazionale è sul futuro dell’emittente che ha sempre garantito l’informazione con grande attenzione verso la Gallura, ma con un respiro regionale.

Un’eccellenza che rischia di scomparire dal territorio. Una delle poche televisioni private regionali che non è stata spazzata via dall’arrivo dei grandi network nazionali. In questi anni 5 Stelle ha raccontato come la Sardegna, e la Gallura in particolare, sono cambiate. La città rischia di perdere un altro pezzo pregiato della sua identità. Un osservatorio privilegiato in cui si confrontano idee, persone, visioni di crescita del territorio. E forse la politica che lancia allarmi per la crisi di tanti settori produttivi, per una volta dovrebbe impegnarsi per difendere un’azienda che è anche patrimonio comune della Gallura.

I programmi di approfondimento di 5 Stelle Sardegna sono stati portati avanti in tutti questi mesi. Il confronto con la proprietà continuerà in queste ore nel tentativo di trovare una soluzione almeno per quello che riguarda gli stipendi arretrati. Due mensilità che i dipendenti attendono ancora di vedere accreditate.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
L’industria delle vacanze

Tassa di soggiorno, per l’isola un tesoretto da 25 milioni di euro

Le nostre iniziative