La Nuova Sardegna

Olbia

Viaggio alla scoperta dei grandi cetacei

di Tiziana Simula
Viaggio alla scoperta dei grandi cetacei

Il Dipnet di Sassari in prima fila nel progetto di studio sugli zifi che si svolgerà nelle acque galluresi dal 28 luglio al 9 agosto

23 maggio 2012
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OLBIA. La ricerca scientifica come supporto per sviluppare prodotti turistici innovativi e dare un nuovo respiro al mercato turistico della Gallura, fino a oggi prevalentemente balneare. È il risvolto secondario, ma non meno importante, del progetto “Ziphius 2012” che si svolgerà per due settimane, dal 28 luglio al 9 agosto, nelle acque galluresi in un vasto tratto di mare esteso 480 miglia nautiche quadrate. Qui, a bordo del due alberi Leon Pancaldo, lungo oltre 18 metri, dieci ricercatori concentreranno la loro attività di monitoraggio alla scoperta di nuove informazioni sugli zifi, grandi cetacei di cui poco o nulla attualmente si conosce, già da anni al centro di progetti di ricerca da parte della Fondazione Cima di Savona (Centro internazionale di monitoraggio ambientale) e del Dipnet, Dipartimento di scienze della natura e del territorio dell'Università di Sassari, progetto che ha consentito di fotoidentificare un centinaio di esemplari nel mar Ligure. Ora, attraverso una rete di collaborazioni, l'attività di ricerca sbarcherà in Gallura, dove è stato avvistato l'enigmatico cetaceo, considerato una vera sentinella dello stato di salute del mare per la sua sensibilità all’inquinamento, soprattutto acustico. Il progetto “Ziphius 2012” è stato presentato ieri al polo universitario di Olbia dai promotori e partner dell'iniziativa: accanto a Cima e Dipnet che guideranno l’attività, il polo universitario cittadino, il comune di Olbia, l’Area marina protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo, il parco nazionale dell’arcipelago della Maddalena, l’Istituto nautico Leon Pancaldo di Savona e la Residenza Capriccioli, in qualità di sponsor.

La campagna di ricerca avrà un risvolto positivo anche sul fronte della valorizzazione ambientale del territorio e della riqualificazione turistica, con indicazioni importanti per la creazione di prodotti ecoturistici che possano incentivare nuove nicchie di mercato. «Prodotti turistici innovativi, con attrattori naturali come le specie marine, per un turista che vuole vivere una nuova esperienza», ha spiegato Antonio Usai, docente al Dipartimento di Economia e scienze economiche e aziendali dell’Università di Sassari. L’aspetto scientifico a supporto di nuovi prodotti turistici, insomma, come hanno sottolineato Luca Ferraris, vicepresidente della Fondazione Cima e Luca Bittau del Dipnet. Una strategia fortemente condivisa dall’amministrazione comunale di Olbia, rappresentata dal presidente della commissione ambiente Benedetto Cristo, e dal direttore dell’Amp di Tavolara Augusto Navone. Dal consumo del territorio, alla conservazione del territorio come valore aggiunto per lo sviluppo turistico, dunque.I dettagli della spedizione scientifica sono stati illustrati da Massimiliano Rosso di Cima, presente anche Francesco Depperu della Residenza Capriccioli, realtà da sempre sensibile al turismo ecosostenibile.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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