La Nuova Sardegna

Olbia

Record di non ammessi all’esame di maturità

di Giuseppe Pulina
Record di non ammessi all’esame di maturità

Negli istituti cittadini è stato escluso circa il venti per cento degli studenti Percentuale clamorosa allo Scientifico: niente prova finale per 25 liceali su 55

16 giugno 2012
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TEMPIO. Saranno 181 gli studenti delle superiori che, il 20 giugno, giorno della tradizionale prima prova di italiano, daranno inizio al loro esame di Stato. All’appello, per così dire, manca il 20 % degli studenti che hanno frequentato la quinta. Il dato totale dei non ammessi ha pochi precedenti e, in alcune scuole, va ben al di là della media complessiva. Se ai 181 “sopravvissuti” aggiungiamo poi la pattuglia dei pochi privatisti che ingrosseranno le fila, la quota di quanti dovranno sostenere l’esame non supera, comunque, la soglia dei 190. Sul risultato finale dell’esame incideranno l’esito delle prove e la preparazione individuale, ma peserà anche il credito scolastico. Il numero maggiore di studenti che non ce l’hanno fatta si è registrato allo Scientifico. Qui, su un totale di 55 frequentanti, ben 25 sono i non ammessi. La percentuale, a dir poco alta, è del 45 %. Si attesta, invece, sul 35 % il numero degli studenti dell’Artistico non ammessi all’esame. Al “De André”, però, il dato va diversamente interpretato, perché il totale degli scrutinati è di 14 studenti. Inoltre, se si rapporta questo numero a quello della sezione olbiese, dove su 33 solo 3 sono stati i non ammessi, la questione assume proporzioni più contenute. Una radiografia della situazione generale dice che al “Dettori” su un totale di 122 frequentanti 28 sono i non ammessi (23 %). Risultati più confortanti vengono dal Tecnico “Pes”, dove su un totale di 64 aspiranti geometri e ragionieri la percentuale dei non ammessi supera di poco il 10 %. Un dato simile a quello del Tecnico Industriale: 3 su 26 sono gli studenti che dovranno ripetere l’anno. Il dato dei non ammessi dello Scientifico sta suscitando grandi discussioni in città. Un incontro chiarificatore con i genitori degli studenti è stato perciò convocato, ieri, dal Dirigente scolastico del “Dettori”, con l’intento, si presume, di spiegare le ragioni della scuola e l’eccezionalità di numeri che ai non addetti ai lavori (ma non ovviamente agli in segnanti delle classi interessate) possono sembrare incomprensibilmente alti. Oltre al numero e alla gravità delle insufficienze, concorrono, in effetti, alla bocciatura altri fattori. Basta superare un certo numero di assenze per venire addirittura esclusi dallo scrutinio, e con una sola insufficienza un Consiglio di classe può decidere di non ammettere. Un caso più unico che raro, però, anche nelle scuole cittadine.

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