La Nuova Sardegna

OLBIA. Non si è ancora materializzato, ma l’appalto per la gestione dei rifiuti, il più ricco di sempre, mette scompiglio nella maggioranza. Tanto da meritare una riunione tutta dedicata al caso caro spazzatura. «Per ora è solo una prima presa di contatto con tutta la maggioranza –spiega l’assessore all’Ambiente Giovanna Spano –. Ci siamo trovati insieme per capire di cosa parliamo, ma non sono state prese decisioni di nessun tipo. La riunione è servita per illustrare le possibili criticità legate all’appalto».

La gara è ancora in corso, dopo la sentenza del Tar che ha fatto ripartire una parte della gara. Ma le preoccupazioni del Comune sono tutte legate ai costi. In sé il capitolato è perfetto, forse troppo perfetto. Prevede una qualità del servizio a 5 stelle, ma anche costi troppo elevati per una amministrazione che deve fare i conti anche con i centesimi. Con le risorse vicine allo zero e l’impossibilità di far crescere ancora la Tarsu per il Comune l’unica soluzione sarebbe di ridiscutere l’appalto.

Ma l’accordo sembra complicatissimo. L’appalto da 110 milioni di euro per la gestione della raccolta dei rifiuti per i prossimi 9 anni non è ancora stato assegnato. E il Comune cerca di capire quali siano le strade da seguire. Se l’accordo con l’impresa che vincerà per una riduzione dei costi, e dei servizi, o anche l’idea di stracciare l’accordo e affidare tutto ai suoi legali.

Per ora la maggioranza si limita a studiare il complicatissimo faldone prima di iniziare a discutere e mettere sul tavolo le possibili vie di uscita per alleggerire i costi di un contratto che l’amministrazione rischia di non potersi permettere. Nessuno si sbilancia e lo stesso assessore Spano, che non ha mai nascosto le difficoltà legate a un appalto ereditato dal passato, è molto cauta.

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