La Nuova Sardegna

Olbia

Santa Mariedda, rivive la transumanza

di Alessandro Pirina
Santa Mariedda, rivive la transumanza

Oggi e domani nel santuario la rassegna «Tra il sacro e il profano». Stasera il concerto degli Istentales con Eugenio Finardi

22 settembre 2012
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OLBIA. La transumanza ormai non esiste più. I pastori che lasciavano Buddusò, Alà e Bitti per portare le loro greggi nelle campagne galluresi sono ora a tutti gli effetti cittadini di Olbia. Di quell'epoca rimane solo il santuario di Santa Mariedda, il loro punto di ritrovo. E per due giorni – oggi e domani - proprio intorno alla chiesetta, rimessa a nuovo grazie a un restauro che ha visto operare insieme il ministero, la Provincia e la diocesi, si svolgerà la rassegna “Tra il sacro e il profano”, una kermesse di incontri, dibattiti e concerti firmata dall’associazione “Istentales” che vuole ricordare, ma anche far conoscere ai più piccoli, le vicende della transumanza.

Il clou della manifestazione sarà oggi alle 22 il concerto del grande cantautore milanese Eugenio Finardi con gli Istentales di Gigi Sanna e gli Amici del Folklore, ma l’inizio della kermesse è fissato alle 18 con il vespro solenne. A seguire ci sarà l’incontro- dibattito “Contos de fochile”, dove coordinati da Mariella Sanna, dell’associazione “Istentales”, e introdotti dal presidente della Provincia Fedele Sanciu, tre anziani pastori – Pietro Addis e Quirico Bacciu di Buddusò e Giovanni Pietro Pedes di Bitti – racconteranno aneddoti legati all'epoca della transumanza. A seguire l’archeologa Paola Mancini interverrà con una relazione sulle vie della transumanza tra l’altipiano di Buddusò e la conca di Olbia. A fare da cornice i bambini della scuola primaria di Murta Maria, allievi di Mariella Sanna, che si esibiranno nello scottis e in “su ballu tundu”. Alle 21 la scena passerà ai Mamuthones della Pro Loco di Mamoiada, mentre alle 22 sul palco saliranno Eugenio Finardi e gli Istentales. Domani la kermesse proseguirà alle 10 con la celebrazione della messa, accompagnata dal coro di Golfo Aranci e dagli artisti Davide Guiso e Francesca Lai, che proporranno brani in lingua latina. La due giorni si chiuderà alle 22 con il concerto del gruppo Il Volo. La rassegna “Fra il sacro e il profano”, arricchita dall’esposizione di produzioni tipiche del territorio artigianali e culinarie, sarà anche l’occasione per inaugurare la chiesetta di Santa Mariedda dopo il restauro, costato 150mila euro al ministero dei Beni culturali e 100mila alla Provincia. Il santuario alle porte di Olbia, tra l'altro, era anche il punto di ritrovo dei crociati prima di partire per Gerusalemme. Il recupero di Santa Mariedda fa parte di un ampio progetto che vede la Provincia agire di concerto con la diocesi per la valorizzazione dei beni ecclesiali del territorio. Alcune chiese sono state già restaurate a Tempio, La Maddalena e Buddusò, mentre i prossimi obiettivi sono il recupero e la valorizzazione di chiese rurali a Padru, Budoni, La Maddalena, Bortigiadas, Alà e di quelle olbiesi di San Vittore e Spiritu Santu, più il restauro dell’altare ligneo danneggiato della chiesa di San Paolo.

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