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Olbia

Comiti ai cittadini: «Occupiamo insieme i locali dell’arsenale»

di Andrea Nieddu
Comiti ai cittadini: «Occupiamo insieme i locali dell’arsenale»

La Maddalena, convocato il consiglio comunale per martedì L’assemblea aperta si svolgerà nell’hotel costruito per il G8

03 novembre 2012
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LA MADDALENA. L’isola tradita dalla politica prova a risvegliarsi. Sedotta dalle promesse di diventare la stella del turismo del Mediterraneo, usata come passerella per politici di ogni colore, la comunità si trova ad affrontare il suo momento economico più difficile. Anche l’amministrazione guidata dal sindaco Angelo Comiti abbandona la politica della speranza e dell’ottimismo e si mette alla guida della rivolta popolare.

«Ripartiamo da dove tutto si è fermato» è il motto con cui il primo cittadino invita i maddalenini a partecipare al consiglio comunale auto-convocato per martedì nell’ex arsenale militare, simbolo della mancata riconversione dell’economia isolana. «Parte da qui la rivendicazione di questa comunità nei confronti di una situazione ormai non più sostenibile», spiega il sindaco Comiti.

Le motivazioni dell’ occupazione dell’ex arsenale sono indicate nella delibera con cui il consiglio comunale si è autoconvocato per martedì alle 10. «Il perdurare di una situazione di totale inadempienza da parte del governo rispetto agli impegni presi e sottoscritti sul progetto di sviluppo socio-economico, reso indispensabile dal profondo stato di crisi della comunità maddalenina conseguente alla mancata realizzazione dell’evento G8. Gli impegni per questa comunità sono stati ribaditi in tre ordinanze della Presidenza del consiglio dei ministro a partire dal 2008. Tre documenti che affidavano alla città della Maddalena risorse economiche e preordinavano impegni e responsabilità da parte degli organismi di carattere istituzionale».

Il sindaco invita tutti i cittadini a seguirlo nella pacifica occupazione dell’ex arsenale. «Spero nella partecipazione di tutta la comunità al di là dell’appartenenza ideologica, politica e sociale – lancia l’appello –. Solo in questo modo potremo dare una risposta unitaria e forte a questa mancata assunzione di responsabilità. Ma soprattutto per assicurare efficacia alla nostra iniziativa. Per l’ennesima volta, tutti gli impegni assunti e sottoscritti con questa comunità non hanno avuto riscontro oggettivo per il rilancio economico e sociale dell’arcipelago».

Solo qualche mese fa, ad agosto, l’aula consiliare aveva accolto un sorridente presidente della Regione Ugo Cappellacci e l’isola aveva ricominciato a sperare. Davanti a una speranzosa giunta Comiti e a una scettica platea, il governatore aveva annunciato l’inizio dei lavori entro la fine dell’anno del porto turistico finanziato con 17 milioni di euro e aveva assegnato al Comune il titolo di soggetto attuatore dell’opera pubblica. Cappellacci aveva anche dato garanzie sulla continuità territoriale fra Palau e La Maddalena.

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