Profumi e sapori della memoria la Gallura in cucina è un successo
Al Molo Brin oltre 500 persone per la presentazione del volume con le ricette della tradizione locale Maria Antonietta Mazzone: «Un attestato di stima nei confronti di chi ha lavorato a questo progetto»
04 dicembre 2012
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OLBIA. Grande successo, domenica sera, agli ex magazzini doganali del Molo Brin, per la presentazione del libro di cucina “I sapori della memoria” di Maria Antonietta Mazzone. Circa 500 persone, una vera invasione, che ha sorpreso gli organizzatori ma che conferma il successo del volume dedicato alle ricette tradizionali della Gallura.
La serata è iniziata con la presentazione da parte di Cristina Martina, che gestisce la struttura. A seguire, gli interventi di Marella Giovannelli, la farmacista Lina Accogli, Attilia Medda, Angelo Crasta, Rita Denza del ristorante Gallura che ha lanciato l’idea di un mese della memoria, con menu, basati sulle ricette del libro, a prezzi contenuti. Infine, Maria Antonietta Mazzone, che ha messo insieme il libro. «Non mi aspettavo tanta gente – dice la Mazzone –. Pensavamo al massimo di veder arrivare un paio di centinaia di persone. Invece c’è stata un’autentica invasione. Che ha creato qualche piccolo problema nella distribuzione dei dolci e dei vini. Ma sicuramente il successo ottenuto dall’iniziativa non può che farci piacere. Anche perché è stato un bell’attestato di stima nei confronti di tutti coloro che hanno lavorato in questo stimolante progetto».
Nel corso della serata ci sono stati anche gli interventi del sindaco di Olbia Gianni Giovannelli, del vicepresidente della Provincia Pietro Carzedda, e dell’ex presidente Fedele Sanciu. A tutti i sindaci che hanno posato davanti all’obiettivo di Giuseppe Ortu con il cappello da chef per il libro, è stata regalata la foto incorniciata.
Nel corso della serata sono stati distribuiti ai presenti 10 chili di tiliccas, 4 chili e mezzo di bianchini, 6 chili di biscotti, 5 di margherite con la marmellata, panettoni di saba, accjuleddi, oltre ai formaggi del caseificio Mura. Il tutto innaffiato dai vini di Surrau, Masone Mannu, Cantina di Tempio, Monti, Mancini e altri ancora. Tutto spazzolato via dai presenti. Ma su questo, nessuno aveva il minimo dubbio...
