La Nuova Sardegna

Olbia

Il comitato anti-prostitute «Non toglieteci i vigili»

di Stefania Puorro
Il comitato anti-prostitute «Non toglieteci i vigili»

Gli abitanti del quartiere Sacra Famiglia hanno paura di un ritorno al passato: «Solo grazie al lavoro della polizia municipale abbiamo ritrovato la serenità»

23 dicembre 2012
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OLBIA. Per anni hanno protestato, manifestato, urlato tutta la loro rabbia, per essere stati costretti a convivere con le prostitute. Poi, nel 2010, la fine dell’incubo. E ora la preoccupazione che ci possa essere un ritorno al passato, perché coloro che hanno restituito al quartiere la serenità, stanno per smettere di lavorare. «Ci stiamo riferendo agli uomini della polizia municipale che per due anni, di notte e di giorno, si sono trasformati nei nostri angeli custodi - dice il comitato anti-prostituite della Sacra Famiglia -. I contratti dei vigili urbani stagionali scadranno il 31 dicembre e abbiamo il timore di rivivere quella condizione di vita impossibile caratterizzata da continue minacce da parte delle lucciole. Per troppo tempo siamo stati costretti a chiuderci in casa, assistendo a un mercato del sesso a pagamento davanti alle nostre porte e sotto le nostre finestre. E ora che avevamo dimenticato il degrado, tutto rischia di essere cancellato. L’amministrazione comunale ( attraverso il sindaco e l’assessore alla Sicurezza), si è mobilitata e dal giugno del 2010 ha intensificato i controlli e la vigilanza con una presenza costante della polizia municipale. Da quel momento la vita del quartiere si è svolta in modo pulito, ordinato e sereno».

Ma adesso il ridimensionamento dell’organico dei vigili urbani non consentirà di attuare più i servizi notturni e il quartiere della Sacra Famiglia si appella agli amministratori «affinché riescano a trovare le risorse necessarie per riassumere gli agenti che hanno dato una speranza a un quartiere per troppi anni dimenticato».

L’assessore Russu (e non per mancanza di volontà) non ha la soluzione pronta in tasca. «Sarà difficile assumere a gennaio nuovi vigili ma, insieme col sindaco, invieremo una lettera al prefetto per chiedere la salvaguardia del grande lavoro fatto sinora. Nessuno di noi è disposto a rinunciare a un traguardo così importante: era inaccettabile che le prostitute fossero libere di muoversi in pieno centro, davanti alle case, di fronte alla gente che passeggiava. Quello della Sacra Famiglia era un quartiere allo sbando e noi, considerato anche il momento difficile che vivono le altre forze dell’ordine, siamo riusciti a ridare ai suoi abitanti la libertà di poter uscire senza più paure. E faremo il possibile per evitare che il rione rimanga incontrollato in attesa delle nuove assunzioni».

Dal suo canto, anche il comandante della polizia municipale mette in evidenza i risultati raggiunti. «Per 20 anni - dice Gianni Serra - Olbia ha vissuto con le prostitute davanti ai portoni e quello della Sacra Famiglia è stato il quartiere che ha sofferto di più in assoluto. Noi siamo stati presenti ogni sera e ogni notte, controllando la più piccola stradina e mettendo fine a una situazione intollerabile. Senza dimenticare che anche l’agente di quartiere ha fatto in modo che non mancasse mai un punto di riferimento durante la giornata. Con l’uscita di scena, il 31 dicembre, di 32 vigili, saremo costretti a fare delle rinunce e i tagli inevitabili saranno quelli che riguarderanno il turno notturno. Sono state migliaia le persone che, solo in quel quartiere, abbiamo identificato e controllato, senza tralasciare gli altri rioni. Ed è ciò che vogliamo continuare a fare per contribuire a rendere la città più sicura».

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