«Il minimo vitale per le famiglie povere è un diritto»
OLBIA. L’ex assessore provinciale Uccio Iodice, coordinatore gallurese della Dc, oltre un anno fa, nell'ottobre del 2011, promosse un'iniziativa di legge popolare per l'istituzione del cosiddetto...
OLBIA. L’ex assessore provinciale Uccio Iodice, coordinatore gallurese della Dc, oltre un anno fa, nell'ottobre del 2011, promosse un'iniziativa di legge popolare per l'istituzione del cosiddetto "Minimo vitale", una somma che lo Stato dovrebbe destinare ai cittadini meno abbienti. «La proposta – ricorda oggi Iodice –, condivisa e supportata dal fondatore della comunità di recupero "Arcobaleno", Andrea Raffatellu e da Osvaldo Fiscaletti, uno degli animatori della Caritas di Olbia, è divenuta una priorità assoluta, alla luce della drammaticità e della complessità del momento storico in atto. In Sardegna, poi, stiamo pagando un prezzo inaudito alla crisi. Settecentomila persone su una popolazione di poco superiore al milione e mezzo vive al di sotto della soglia di povertà. Questo dato deve essere letto con attenzione e colto nel suo reale significato».
«Non mi risulta – prosegue Iodice – che ci siano all'orizzonte segnali di miglioramento. Il mancato versamento alla Regione dei 46 milioni di euro necessari per erogare gli assegni di cassa integrazione e mobilità ai lavoratori sardi impiegati in aziende in crisi o sull'orlo del fallimento è un segnale negativo in tal senso. Non è possibile restare inerti davanti a una politica che mira a smantellare lo stato sociale».
«Per questo motivo è tempo che la proposta sul "Minimo vitale" per i cittadini meno abbienti – conclude Iodice – venga discussa, condivisa e supportata da chi si candida per il Parlamento. E' un dovere, un obbligo morale. Per questo faccio appello ai candidati di tutti gli schieramenti e alle segreterie regionali dei partiti affinché questa iniziativa possa trovare ascolto nelle sedi istituzionali e possa diventare un argine a tutela del diritto a una vita dignitosa per tutti i cittadini».