La Nuova Sardegna

Olbia

Rimpasto, fumata nera: la giunta riparte da zero

di Angelo Mavuli
Rimpasto, fumata nera: la giunta riparte da zero

Nulla di fatto nella riunione di maggioranza. Saranno restituite le deleghe Il sindaco Frediani: «È un mandato forte per uscire da questa fase di stallo»

02 febbraio 2013
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TEMPIO. L’incontro fra il Pd e gli alleati di maggioranza, per sancire l’avvicendamento degli assessori in giunta, si è concluso con un nulla di fatto e il Pd decide allora di azzerare la giunta. Tutti a casa, dunque, domani sarà un altro giorno. La notizia, che già di prima mattina ha cominciato a circolare con mille versioni ed altrettante interpretazioni, con il passare delle ore è diventata oggetto di attenzione anche da parte di chi, probabilmente, poco o niente sa della formazione di una giunta. Stando alle notizie di palazzo, la fumata nera sarebbe stata provocata per gli atteggiamenti intransigenti di Sel, (rappresentato dall’assessore Angelo Cossu), del Partito della Rifondazione comunista, (rappresentato dal segretario provinciale, Giampiero Cannas) e dall’Upc, rappresentato dal segretario del circolo tempiese, Giancarlo Deiana. I primi due non sarebbero stati d’accordo sui principi adottati dal Pd per l’alternanza, il terzo invece non avrebbe gradito l’ingerenza del Pd negli affari interni dell’Upc che avrebbe deciso di mandare in giunta un esterno, al posto del consigliere comunale Agostino Madarese che ha rinunciato al possibile assessorato. Angelo Cossu, per primo non accetta di essere additato come il capro espiatorio di una situazione «che il Pd non ha saputo gestire. Lunedì mattina – dice Cossu mostrando la lettera –, presenterò nelle mani del sindaco le mie dimissioni. Sono certo di essere il primo a farlo, dopo l’azzeramento della giunta». Per Angelo Cossu, l’escamotage dell’azzeramento inventato dal Pd, complica di gran lunga la situazione. «Il Pd tempiese – dice –, dovrà spiegare ai cittadini con quali criteri caccia via dalla giunta il Sel, oggi suo unico alleato, per allearsi con l’Upc che anche a livello regionale ha rotto i ponti con il Pd». Giampiero Cannas, preferisce, per il momento,non commentare. «Lo farò dice, nei prossimi giorni». Giancarlo Deiana, segretario cittadino dell’Upc, dopo avere affermato che l’azzeramento della giunta è un atto di natura tecnica, conferma la decisione di Agostino Madarese di non voler entrare in giunta. «Per questo motivo, dice il partito è impegnato a scegliere una personalità esterna di moralità inequivocabile e di capacità adeguate al ruolo che dovrà ricoprire». Non si nasconde dietro un dito il segretario del Pdci, Mario Satta che, dopo essersi detto d’accordo sulla strategia adottata, indica il consigliere comunale, Nicola Luciano, come futuro assessore. «Persona concreta, collaborativa e operativa che farà bene nel nuovo esecutivo che verrà formato». Giuseppe Angotta, segretario dell’Italia dei Valori, dopo avere definito destituita da ogni fondamento la notizia secondo cui con l’azzeramento verranno ridimensionati il numero di assessorati di Roberto Cossu auspica «per il bene della città che il nuovo esecutivo possa essere, per capacità e competenze, uguale o superiore rispetto al precedente». Conciso, invece, il segretario del Pd Nicola Comerci. «È una proposta – dice Comerci –, che abbiamo assunto per poter meglio gestire le ultime fasi dell’avvicendamento all’interno della giunta». Infine, il sindaco Romeo Frediani. «L’azzeramento – dice Frediani –, è un mandato forte concesso al sindaco dal partito, per aiutarlo a superare l’attuale momento di stallo». Frediani si è anche detto fiducioso sulla possibilità che Maura Castagna possa dimettersi da presidente del Consiglio «per consentire, dice, anche in questo incarico l’alternanza a suo tempo pattuita».

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