La Nuova Sardegna

Olbia

«Giunta Frediani, è ora di staccare la spina»

«Giunta Frediani, è ora di staccare la spina»

L’attacco di Francesco Quargnenti: «Città abbandonata e tante promesse mai mantenute»

05 febbraio 2013
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TEMPIO. «Sulla giunta Frediani, il Pd sta attuando un “accanimento terapeutico” inefficace, crudele e dannoso, per la città, priva di guida, ormai, da oltre due anni e mezzo»

E’ il senso di un comunicato emesso da Francesco Quargnenti, capogruppo della lista civica, all’indomani dell’azzeramento della giunta voluto, come ha detto Romeo Frediani qualche giorno fa, “per uscire dallo stallo,in cui l’esecutivo si trova”. «E’ vergognoso - scrive Quargnenti - che, si abbandoni la città in maniera ancora più pesante e dannosa di quanto già non lo sia, soltanto per soddisfare gli appetiti di questo o quel consigliere e non per reali necessità. Rispettosamente in silenzio - prosegue ancora il capogruppo consiliare Francesco Quargnenti -, abbiamo seguito il dibattito interno al Pd, definito, qualche giorno fa da un suo stesso consigliere provinciale, “privo di guida a livello cittadino, e insostenibile per il nulla che contiene». Quando però il dibattito interno si trasforma in lotte intestine a danno della città, è d’obbligo che un altro schieramento politico, la società civile o qualunque cittadino, facciano sentire la sua voce e gridino forte la loro indignazione».

Lunghissimo l’elenco delle carenze riscontrate dal rappresentante della Lista Civica per Tempio. « La giunta ha lasciato la città sporca e abbandonata, in periferia, al centro e nell’intero agro, diventato ormai terra di nessuno e discarica a cielo aperto. Impossibile da percorrere, la città si presenta con le vie dissestate, buie e molte anche maleodoranti». Quargnenti, che definisce la città disamministrata a livello politico, economico, sociale e culturale, mette poi sul piatto del suo dissenso “i pezzi forti”, come lui stesso scrive, del programma elettorale di Frediani.

Rinagghju, Limbara, Zona industriale, viabilità, ex base americana, la Pineta di San Lorenzo, il Puc, e le frazioni. «Un lungo elenco di promesse non mantenute, aggravato - dice Quargnenti - da un sindaco, politicamente sempre più solo, dall’isolamento della città dal territorio e, dulcis in fundo, dalla sanità allo sfascio e dal carcere sempre più lontano dalla città e dal territorio. Tutto questo nel totale disinteresse della giunta, dove il sindaco e i suoi assessori, compartecipi gli altri schieramenti di maggioranza, rappresentano ormai da quattro mesi “il teatrino dell’avvicendamento». E’ ora, scrive Quargnenti, di staccare la spina.” (a.m.)

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