La Nuova Sardegna

Olbia

Frediani: ospedale salvo, abbiamo vinto

di Angelo Mavuli
Frediani: ospedale salvo, abbiamo vinto

Dopo le polemiche il sindaco motiva il suo sì al piano della Asl: «Il programma è stato migliorato, ora avremo più servizi»

01 marzo 2013
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TEMPIO. «Ho votato l’approvazione dell’atto aziendale della Asl perché è stato ristabilito lo “status quo” e perché sono state accolte le richieste del territorio». Questa, in estrema sintesi, la dichiarazione di Romeo Frediani che all’indomani dell’approvazione unanime del documento spiega come è maturato il voto favorevole. Il sindaco precisa subito che non si è trattato di una decisione facile, presa alla leggera o in solitudine. «L’esame del provvedimento - dice - è stata lunghissima, contraddistinta da diverse interruzioni e soprattutto costellata da consultazioni con gli altri colleghi sindaci e con gli stessi capigruppo consiliari di Tempio che, prima del voto finale, ho ritenuto opportuno interpellare, informandoli nel dettaglio di quanto era andato mutando, in positivo, nel corso del lungo incontro».

Per Frediani, che aveva anche la delega dei sindaci di Trinità, Luras ed Aglientu (assenti giustificati), cominciare l’esame dell’atto partendo, come lui dice, dallo “status quo” è stato certamente un buon viatico. «Praticamente - spiega Frediani - a differenza della precedente riunione, quando si partiva dalla macerie di ciò che l’atto originale aveva distrutto, nella riunione di mercoledì si partiva dalla consapevolezza di avere salvato almeno ciò che si aveva. Con il progredire delle trattative, grazie anche ai buoni uffici del vicepresidente della provincia Pietro Carzedda - racconta Frediani - le cose sono andate via via sistemandosi».

Diversi gli impegni assunti. «Ci sono stati concessi: la cardiologia h24 - spiega Frediani - quattro posti di osservazione breve intensiva, il ripristino della struttura complessa di ostetricia e ginecologia, 45 posti letto in medicina (a marzo riaprirà il reparto uomini), 10 posti di lunga degenza e la struttura semplice per la dialisi».

L’elenco prosegue con l’impegno dell’Asl a battersi perché il “Paolo Dettori” venga riclassificato dalla Regione in struttura di 1° livello e con una serie di provvedimenti per una medicina sul territorio più efficiente e soprattutto più presente. L’attenzione ora si sposta a Cagliari dove il piano dovrà essere approvato definitivamente.

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