La Nuova Sardegna

Olbia

Nuova Costa Smeralda, riparte il dialogo

di Serena Lullia
Nuova Costa Smeralda, riparte il dialogo

Dopo le critiche al piano degli stazzi e all’acquapark, la collaborazione ricomincia dalla bonifica della discarica di Abbiadori

02 marzo 2013
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ARZACHENA. Dopo aver ricucito sotto i riflettori i rapporti con l'opinione pubblica e l'amministrazione, il Qatar prova a far ripartire il suo piano per la Costa Smeralda. Dal mese di novembre a oggi i ritmi sono abbastanza da bradipo e il percorso sa molto di slalom fra regole e burocrazia. Nella conferenza informale nel bar della piazza, Tom Barrack, advisor del Fondo sovrano del Qatar e Mohamed Said Al-Sowadi, numero 3 dell’emirato e responsabile delle Fondo fusioni e investimenti, archiviano il ppr a questione tecnica. Con diplomazia nessuno accenna alla mancata revisione del piano paesaggistico regionale promessa dalla Regione per la fine del 2012. I due manager distribuiscono sorrisi e rassicurazioni in dosi massicce. Annunciano la marcia indietro sul progetto dell'acquapark a Liscia Ruja e rimettono nelle mani del Comune la decisione sulla riqualificazione degli stazzi.

Circuito di go-kart. In realtà non tutto il piano qatarino è in itinere, da plasmare con i consigli della politica. Sulla strada dell'approvazione c’è un progetto in pole position, il kartodromo di Abbiadori, che verrà gestito da Flavio Briatore. Il settore Ambiente ha già dato il via libera alle operazioni di bonifica. L'ufficio tecnico ha invece nelle mani la licenza per il circuito in stile Le Mans che si estenderà su oltre due ettari di terreno. L'impianto nascerà sulla vecchia discarica del borgo in cui i materiali di edilizia si dividono gli spazi con il cimitero della sabbia Smeralda. 12 mila metri cubi di granelli d'argento "macchiati" dalla posidonia, portati via anni fa dai litorali per non sporcarne l'immagine a 5 stelle. Una operazione finita sotto la lente di ingrandimento della Procura e poi nelle aule dei tribunali. Il Comune, in collaborazione con la Sardegna Resorts proprietaria dei terreni e l’ok della Regione, ha proposto di inserire nella bonifica l'operazione di pulizia e riutilizzo della sabbia per il ripascimento delle spiagge della Costa Smeralda. Una operazione che non si annuncia facile. Negli anni le montagne di sabbia si sono mescolate alla terra, sui granelli si è formato un tappeto erboso. Si ipotizza un recupero per 2-3mila metri cubi.

Stazzi. C'è poi un secondo progetto, scorporato da quel piano strategico che i manager qatarini hanno promesso di costruire insieme con i comuni di Olbia e Tempio. La riqualificazione di 27 stazzi. Oltre un mese fa il progetto è stato presentato al Suap per chiedere l'ampliamento delle antiche case galluresi in base al Piano casa. Un piano accolto dalle critiche, dell'amministrazione e dell'opinione pubblica. L'intervento sugli antichi edifici è stato giudicato un po' maldestro e poco rispettoso dell'identità gallurese. «Gli stazzi oggi non sono altro che rovine – ha detto mister Barrack. Fanno parte di una cultura, di una storia antica. Il loro utilizzo è il punto su cui riflettere. Tocca a voi amministratori decidere cosa farne. Cosa volete che siano? Che restino così come sono, delle rovine, o vogliamo reinterpretarli, farli rivivere?». Al momento non è però la politica a dover dare risposte, ma l'ufficio tecnico e la Soprintendenza in sede di conferenza di servizi.

Stand-by per il villaggio commerciale al porto. Un villaggio commerciale in stile fiera del lusso ma per tre mesi. La proposta della Sardegna Resorts per l’estate, trasformare la distesa di asfalto e auto del molo vecchio in una esposizione di negozi griffate e stand di artigiani è arrivata in conferenza di servizi col voto contrario dell’ufficio tecnico. L’area, che in passato ha ospitato un progetto simile ma per una settimana, il Deluxe, e una zona H. Il progetto è stato ritirato.

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