La Nuova Sardegna

Olbia

Rena Bianca, strada chiusa con i massi

Rena Bianca, strada chiusa con i massi

Dopo le denunce dei turisti che volevano arrivare in spiaggia partono le verifiche della polizia locale

27 aprile 2013
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Una pioggia di massi sbarra la strada verso il mare. Alla Rena Bianca, la spiaggia dopo Portisco, la via sterrata che portava vicino all’arenile è stata chiusa con delle enormi pietre. In molti, che con l’arrivo di temperature più alte hanno fatto il loro esordio stagionale in spiaggia, hanno trovato la via di accesso sbarrata.

I massi consentono di passare solo a piedi. E chi vuole andare in spiaggia è costretto a lasciare l’auto nei parcheggi a pagamento, anche se per ora sono ancora gratis. Ma la mini maratona, quasi un chilometro per mettere i piedi sulla sabbia, è garantita. Per i disabili diventa impossibile riuscire ad accedere all’arenile. Così in molti hanno denunciato pubblicamente il fatto. Sul caso hanno avviato le prime verifiche anche gli uomini della polizia locale, guidati dal comandante Gianni Serra, che cercano di capire chi abbia messo i massi al centro della strada e con quali autorizzazioni.

Per ora l’attività è solo agli inizi, in una fase di acquisizione delle informazioni e di verifica di eventuale documentazione presentata in Comune. La spiaggia ricade nel territorio di Olbia.

Solo tra qualche giorno sarà possibile avere un quadro più preciso e poter avanzare ipotesi più concrete. Le indagini dovranno capire se si possa chiudere il passaggio della strada alle migliaia di macchine che ogni estate assediano la spiaggia della Rena Bianca.

I massi sono stati messi in questi giorni alla fine della strada bianca, ma è impossibile parcheggiare ai lati della via sterrata e stretta.

Per ora i disagi sono limitati. A popolare la spiaggia sono solo i primi arditi della tintarella davanti a un sole ancora pallido. Ma appena ci saranno i veri turisti, in spiaggia, una delle più frequentate in città, sarà il caos. (l.roj)

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini
Le nostre iniziative