La Nuova Sardegna

Olbia

Asl 2, Temussi al posto di Tidore

di Enrico Gaviano
Asl 2, Temussi al posto di Tidore

Il manager sassarese in pole position per la carica di direttore amministrativo

04 maggio 2013
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OLBIA. «Mi adopererò perché il ruolo di direttore amministrativo dell’Asl gallurese venga ricoperto al più presto». Il manager dell’Asl2, Giovanni Antonio Fadda, è stato chiaro all’indomani delle improvvise dimissioni dell’attuale direttore amministrativo Giorgio Tidore, che andrà a lavorare a Cagliari. Sembra che il successore di Tidore sia stato già designato. Si tratterebbe, il condizionale è d’obbligo sino alla comunicazione ufficiale, di Massimo Temussi, un dirigente sassarese di 43 anni con una robusta esperienza manageriale. L’ultimo incarico ricoperto è stato quello di direttore generale dell’assessorato regionale al lavoro e subito precedentemente, quello di direttore generale dell’assessorato regionale alla sanità. Dal 2007 Temussi è stato dirigente dei servizi finanziari dell’azienda ospedaliera Universitaria di Sassari. Un uomo di centrodestra, che politicamente risulta essere vicino ad Antonangelo Liori.

La designazione di Temussi dovrebbe essere effettuata entro la prossima settimana e fa decadere la possibilità che nell’ufficio amministrativo di Tannaule possa sedersi Mario Altana, che ha preceduto in quella carica Giorgio Tidore, e che attualmente è direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria di Nuoro.

Il diretto interessato, del resto, al momento insegue altri obiettivi. «Ho letto sulla stampa che sarei potuto essere il successore di Tidore – dice Altana –. Chiaramente una proposta di ritorno a Olbia mi lusingherebbe, ma al momento devo dire che ho altri tre anni di contratto con la Asl nuorese, e io sono solito rispettare gli impegni. Poi c’è ancora da dire che abbiamo a Nuoro in piedi diversi progetti ambiziosi, che vorrei portare a conclusione».

Niente Olbia, per ora, per Altana, che però non nasconde il desiderio di poter collaborare con l’Asl 2. «Credo che fra Nuoro e Olbia sotto il profilo sanitario – dice l’attuale direttore amministrativo dell’azienda sanitaria nuorese –, si possano avviare delle sinergie profonde. Con l’obiettivo di ottimizzare l’offerta per le popolazioni delle due province».

Restano in piedi, comunque, i dubbi e le perplessità che hanno accompagnato l’improvviso abbandono di Tidore, che ha protocollato le dimissioni dalla carica di direttore amministrativo dell’Asl gallurese lunedì scorso. Un commiato avvenuto poco meno di due anni dopo la nomina a Olbia del manager nuorese. Le opzioni che girano per spiegare le dimissioni sono due. La prima vedrebbe Tidore protagonista di un lavoro poco soddisfacente, che si è riflesso sui bilanci dell’azienda sanitaria gallurese. In questo caso, il dirigente sarebbe stato per così dire «forzato» a lasciare il posto. L’altra ipotesi che si profila risulta essere ferale per il territorio. E cioè che nel disegno generale della Regione, ci sia dietro l’angolo la riduzione delle Asl da 8 a 4, con il conseguente accorpamento dell’azienda sanitaria gallurese con quella sassarese. Un’ipotesi che sicuramente risulterebbe deleteria per la Gallura che in questi anni si è vista spogliare già di una serie di uffici statali di importanza vitale.

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