La Nuova Sardegna

Olbia

Cottone fu fascista? Il caso spacca in due il consiglio comunale

di Salvatore Martini

Siniscola, approda in aula la richiesta di Zente Nova «La scuola non sia più dedicata a lui». L’ente prende tempo

23 maggio 2013
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SINISCOLA. Carmelo Cottone lo ricordano bene gli anziani che, da bambini, erano allievi di quel giovane maestro arrivato da Nuoro, e che ha insegnato a leggere e scrivere a tanti scolaretti di Siniscola. Decisamente meno ferrate, invece, le generazioni più giovani, che conoscono il nome di Cottone più che altro perché, 40 anni fa, gli è stata dedicata la scuola elementare di via Gramsci. Ed è proprio sull’intitolazione del circolo didattico che, martedì, il consiglio comunale ha dato vita ad un lungo dibattito storico-culturale, dal momento che il gruppo di minoranza Zente nova ha chiesto la revoca di questa antica dedica, evidenziando i trascorsi di Cottone nel partito fascista.

Questo facendo riferimento ad un serie di libri e documenti che citano l’uomo proprio tra gli affiliati al duce. La questione assume quindi un grosso rilievo, ed è stata sottoposta all’esame dell’assemblea civica sfociando in un confronto serrato. Zente nova è ben determinata, ma molti altri consiglieri ci vanno cauti, e intendono vederci più chiaro sul percorso politico di Cottone, nato a Nuoro nel 1903 e morto nel 1969. A ricostruire la vita del personaggio è stato il consigliere di maggioranza Antonello Pipere, che ha esposto una relazione accurata. E’ emerso che Cottone aveva insegnato in svariati centri del Nuorese, e dopo l’attività come maestro era diventato direttore ed ispettore scolastico, per poi essere chiamato a Roma nel 1938 ed entrare, nel 1942, durante la guerra, all’Ispettorato centrale.

Negli ultimi anni aveva insegnato anche all’Università La Sapienza, e il suo nome è indicato in vari progetti didattici del tempo. Ecco perché, nel 1974, gli è stato dedicato lo storico caseggiato di via Gramsci. Nel 1996, per ricordare Cottone, si è inoltre tenuta una giornata commemorativa, promossa dall’allora giunta di centrosinistra, che ha collocato una lapide celebrativa nel muro esterno dell’edificio didattico. Un personaggio che divide, quindi. Parecchi, così, gli interventi in consiglio comunale, tra i quali quello di Natalino Piras, dell’associazione nazionale partigiani italiani. Zente nova reclama la revoca dell’intitolazione della scuola, indicando al suo posto i partigiani Stefano Porcheddu e Remo Aldo Tosi, fucilati in guerra. Altri gruppi politici hanno invece chiesto un ulteriore approfondimento sul tema, non convinti appieno dell’attivismo di Cottone tra i fascisti. Il dibattito si è concluso con la richiesta di una nuova indagine storica, affidata all’Anpi e all’associazione Istasac di Nuoro, con la quale l’amministrazione di Siniscola vanta una collaborazione culturale. Del “caso Cottone” è stata investita anche la commissione consiliare alla pubblica istruzione, che tramite la presidente Concetta Geranio avrà il compito di contattare i consiglieri comunali di Siniscola e gli insegnanti che, negli anni Settanta, hanno promosso l’intitolazione della scuola a Carmelo Cottone. Il consiglio si riunirà a fine mese.

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