La Nuova Sardegna

Olbia

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Ponte sulla strada statale 125, l’Anas approva la variante

di Sergio Secci

POSADA. La riunione dell’altro ieri era rigorosamente a porte chiuse, ma qualche dettaglio è trapelato dall’incontro che i vertici Anas hanno avuto a Posada con i rappresentanti dell’impresa che...

23 maggio 2013
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POSADA. La riunione dell’altro ieri era rigorosamente a porte chiuse, ma qualche dettaglio è trapelato dall’incontro che i vertici Anas hanno avuto a Posada con i rappresentanti dell’impresa che dovrebbe completare i lavori per il rifacimento del ponte sulla statale 125 chiusa da quasi quattro anni. Dalla direzione Anas di Roma dopo mesi di attesa è finalmente arrivato il parere positivo sulla perizia di variante per la modifica delle fondazioni dell’opera resosi necessaria a seguito del ritrovamento durante gli scavi delle fondazioni di una falda acquifera in pressione. Una perizia che è stata prontamente redatta dallo stesso compartimento Anas della Sardegna ma che ha dovuto attendere per be sei mesi il beneplacito della condirezione generale tecnica di Roma.

I dirigenti Anas nel corso dell’incontro tenutosi in comune, hanno illustrato all’impresa le modifiche operate al progetto originario e il responsabile della Segnal Strade e Progeo lavori che aveva concordato la consegna delle opere per un importo lordo di 823mila euro, ha preso qualche giorno di tempo per decidere se accettare la perizia. Bocche cucite sull’esito dell’incontro, ma sembra aprirsi uno spiraglio positivo che porterebbe alla riapertura del cantiere chiuso dallo scorso mese di ottobre.

Nelle scorse settimane, c’era stata anche un interpellanza in consiglio regionale presentata da Giacomo Sanna del Psd’Az mentre in precedenza, era stato il prefetto di Nuoro a chiedere all’Anas la ripresa dei lavori. Proteste anche a livello locale con decine di segnalazioni da parte del comune e un flash-mob sul ponte crollato organizzato lo scorso anno. Non resta che attendere qualche giorno quindi per vedere se ci saranno risvolti positivi ad una vicenda che potrebbe definirsi ridicola se non fosse per i disagi che sono costretti a subire in molti.

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