La Nuova Sardegna

Olbia

In fiamme l’isola ecologica della Gesenu

di Serena Lullia
In fiamme l’isola ecologica della Gesenu

Santa Teresa, in cenere 23 metri cubi di rifiuti ingombranti. I carabinieri non escludono la matrice dolosa del rogo

05 giugno 2013
2 MINUTI DI LETTURA





SANTA TERESA. I vigili del fuoco di Tempio hanno impiegato quattro ore per domare l'incendio divampato nella notte nel deposito di rifiuti ingombranti della Gesenu, la ditta che gestisce il servizio di nettezza urbana in paese. Il rogo, probabilmente di origine dolosa, ha ridotto in cenere 23 metri cubi di rifiuti.

Ad alimentare le fiamme la massiccia presenza di plastica, materassi, rami e sterpaglie. Il rapido intervento dei vigili del fuoco ha permesso di limitare i danni. A due passi dai cassoni che contengono i rifiuti andati a fuoco si trova un ufficio della Gesenu e i mezzi con cui l'impresa svolge il servizio e lo smaltimento dei rifiuti per conto dell'Unione dei comuni dell'alta Gallura, di cui anche Santa Teresa fa parte.

La chiamata ai pompieri è partita intorno alle 23,45. Dall’isola ecologica nella zona artigianale, a due chilometri dal centro abitato, si sono sollevate le prime fiamme e un odore pungente. Una volta all'interno del centro di raccolta i vigili del fuoco, arrivati da Tempio, hanno dovuto lavorare duramente per domare il rogo. La presenza di materassi, rami e sterpaglie continuava ad alimentare le fiamme. Per spegnere il rogo e bonificare l’area ci sono volute circa quattro ore. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Santa Teresa e anche quelli di Tempio.

In mattinata anche gli agenti della polizia locale di Santa Teresa hanno fatto un sopralluogo all’isola ecologica della Gesenu. Ancora fumante il cumulo di rifiuti andato a fuoco nella notte. I carabinieri che portano avanti le indagini non escludono nessuna pista. Al vaglio l’ipotesi del rogo causato da un fenomeno di autocombustione. Ma al momento l’ipotesi più accreditata resta l'incendio doloso. I militari sono alla ricerca di dettagli che possano confermare questa pista. Sentiti anche i responsabili dell’impresa e il personale che gestisce l’impianto.

La Gesenu la scorsa settimana era finita al centro delle cronache dopo l'incidente mortale sul lavoro avvenuto nell'impianto di Parapinta, nel comune di Tempio. L'operaio Antonio Cosseddu era rimasto incastrato nel nastro trasportatore dell'impianto di compostaggio alla periferia della città capoluogo. Un episodio che ha portato all'iscrizione nel registro degli indagati di dell'amministratore delegato e del direttore generale della Gesenu.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
L’intervista

Giuseppe Mascia: «Cultura e dialogo con la città, riscriviamo il ruolo di Sassari»

di Giovanni Bua
Le nostre iniziative