La Nuova Sardegna

Olbia

Il segnale d’allarme dell’Osservatorio: imprese al collasso

Il segnale d’allarme dell’Osservatorio: imprese al collasso

Angelo Carta: «Ogni giorno chiudono i battenti 5 attività» Un convegno con il Movimento artigiani e commercianti

05 luglio 2013
2 MINUTI DI LETTURA





OLBIA. Un nuovo allarme arriva dall'Osservatorio Sardegna. I primi dati sui flussi turistici nell'isola sono sconfortanti e si vanno ad aggiungere ai numeri negativi di un'economia vicina al tracollo. L'analisi del momento di profonda depressione che vive la Sardegna verrà affrontato in un convegno che si svolgerà il 20 luglio in città. A promuoverlo il Movimento artigiani e commercianti, tra i relatori ci sarà il responsabile Andrea Virdis, e l'Osservatorio Sardegna. «Vogliamo mettere in evidenza cosa accade in questo momento nell'economia isolana _ spiega il presidente dell'Osservatorio, Angelo Carta _. Vogliamo partire dal mettere in evidenza i primi risultati che sono arrivati anche grazie alle nostre battaglie, come l'impignorabilità della prima casa. Ma c'è da prendere in esame tutto quello che ancora resta da fare. Le emergenze sono tantissime. Per prima cosa la continuità territoriale su navi e aerei. E quando parliamo di continuità non ci possiamo riferire solo ai passeggeri, ma anche alle merci. Ora è indispensabile arrivare a una soluzione immediata, prima che tutto il tessuto economico delle imprese della Sardegna si desertifichi». Carta da sempre è in prima linea per ottenere dalle grandi compagnie di navigazione tariffe che consentano alle aziende di autotrasporto di sopravvivere e alle imprese della Sardegna di restare sul mercato. «C'è una ecatombe continua di cui nessuno parla _ continua Carta _ è la scomparsa delle piccole imprese. Ogni giorno chiudono 5 attività, che magari sono composte di due o tre persone. Una emorragia inarrestabile e continua, se si dovessero sommare tutti i lavoratori rimasti senza impiego in Sardegna in questi anni si supererebbero gli operai di una grande fabbrica. Ma una serranda che chiude per sempre non fa rumore. Noi vogliamo essere l'amplificatore del grido disperato di queste persone. Ma nel convegno metteremo le basi per creare un pool di esperti che studi le emergenze dell'isola e cerchi attraverso i dati di trovare delle soluzioni. Dalla continuità territoriale, al costo del trasporto delle merci, al peso del fisco sulle imprese della Sardegna».(red.ol.)

In Primo Piano
Elezioni comunali 

Ad Alghero prove in corso di campo larghissimo, ma i pentastellati frenano

Le nostre iniziative