La Nuova Sardegna

LA MADDALENA. Una boccata di ossigeno per l’economia depressa dell’isola. La riapertura del villaggio Valtur porta una speranza lavorativa nell’arcipelago. Il residence delle vacanze sull’isola di Santo Stefano dovrebbe riaprire al pubblico alla fine del mese, forse già il 27 luglio. Già arrivata la chiamata per i primi manutentori e giardinieri. Attesa ora quella per i lavoratori stagionali. La Uvet della famiglia Patanè ha deciso di gestire il villaggio Valtur. Un contratto per una stagione rinnovabile per altre due. Certo la stagione è già cominciata. I sindacati sperano che l’assunzione per gli stagionali duri almeno tre mesi. Sono necessari infatti 91 giorni lavorativi per accedere alla mini aspi, la ex indennità di disoccupazione con requisiti ridotti. Prima della riforma Fornero bastavano 78 giorni.

Un sospiro di sollievo anche per l’indotto. Anche se il turista Valtur spende di solito le sue giornate dentro il villaggio di fronte all’isolotto Roma e non è avvezzo allo shopping per le vie del centro, buona parte dei rifornimenti vengono garantiti da alcune attività maddalenine. Ci sono poi alcuni appalti importanti, come quello per i collegamenti con l’isola madre, garantito da armatori locali e quello per il ritiro della spazzatura mutuato dalla società che gestisce il servizio per conto del Comune.

Soddisfatto più di tutti il sindacato per la battaglia vinta dai lavoratori. Al loro fianco nella vertenza la Fisascat Cisl, in particolare la segretaria Eleonora Careddu e il segretario regionale Marco De Murtas. La Fisascat cCisl ha anche inviato a Roma una delegazione che si è incontrata col ministro del Turismo formata da Maria Giovanna Guiso, Miriana Cucina, Speranza Mureddu. Per ora sono 10 le persone, tutte maddalenine, che verranno assunte come personale addetto alle cucina, camere e lavanderia .