La Nuova Sardegna

Olbia

Marina e hotel, a Portisco si parla arabo

di Luca Rojch
Marina e hotel, a Portisco si parla arabo

La società immobiliare Emaar, sede a Dubai, presenta una offerta d’acquisto. Nell’operazione anche un albergo di lusso

17 luglio 2013
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OLBIA. Stanchi di osservare, soppesare, analizzare. Non sono più fantasmi bianchi avvistati un po’ ovunque in Sardegna nelle loro visite. Gli arabi mettono mano al portafoglio, provano a impacchettare Portisco e portarsela a casa. La Emaar, un gigante planetario del settore immobiliare con oltre 10mila dipendenti, sede a Dubai, Emirati Arabi, ha presentato una manifestazione di interesse per comprare la Marina di Portisco. Nello stesso tempo ha quasi chiuso una trattativa parallela con la Sardaleasing, che ha tra le mani alcuni pezzi pregiati del borgo arrampicato sulle rocce che guardano Porto Rotondo. Operazioni di mercato che in queste settimane vanno avanti nel più stretto riserbo. Top secret la cifra che la multinazionale con sede a Dubai è pronta a mettere sul tavolo per convincere Italia Navigando, proprietaria della Marina, a cedere il porto. Né è scontato che l’azienda, controllata al 100 per cento dallo Stato, accetti l’offerta. Ma La Emaar, attraverso una delle 60 società che controlla, ha avanzato una prima proposta di acquisto che dovrà essere valutata. Dal punto di vista tecnico è una manifestazione di interesse, ma è già un atto formale che fa capire che gli Emirati Arabi vogliono chiudere l’affare.

Che ci sia un interesse forte degli arabi per Portisco è più o meno ufficiale, almeno tra chi ha casa nel villaggio turistico. Il Consorzio ha inviato una nota riservata ai suoi inquilini in cui informa che il consiglio di amministrazione è venuto a conoscenza che esistono alcuni progetti che riguardano Portisco e prevedono la creazione di un hotel a sette stelle, un ampliamento del porto e la creazione di alcune ville. I progetti sono stati presentati da due società. Anche se resta per ora l’ostacolo dei permessi per realizzare le opere. Portisco è costruito un due blocchi, il primo è a strapiombo sopra la marina, il secondo è poggiato sopra il crinale, come un trenino. In mezzo c’è un’area verde su cui si vuole costruire il super hotel con centro benessere e altri servizi lusso.

Una conferma che intorno a Portisco ci sono grandi interessi, anche di natura immobiliare e il gruppo che ha il cuore negli Emirati Arabi e beni immobili sparsi nel pianeta ha puntato gli occhi su questa fetta di Gallura.

Rimane da capire se esiste la possibilità di creare altre volumetrie in quell’area. Per ora il colosso immobiliare, quotato alla borsa di Dubai, non sembra preoccupato di questi aspetti, più concentrato a portare a termine la scalata alla proprietà di Portisco. Anche perché deve agire su diversi fronti, da una parte convincere Italia Navigando a vendere la Marina, ipotesi fino a oggi sempre respinta con fermezza da parte dei vertici della società di Stato. La manifestazione di interesse, messa nero su bianco, potrebbe tentare Italia Navigando. Dall’altra la Emaar deve definire l’accordo con la Sardaleasing, che ha la proprietà di una fetta importante degli immobili che fanno parte del Consorzio, e in questo caso l’affare sembra vicinissimo a concludersi.

Nello stesso tempo dovranno superare tutti gli ostacoli burocratici per riuscire a costruire un hotel a 7 stelle. Una mossa che potrebbe spostare un po’ più indietro la pietra che indica l’inizio della Costa Smeralda. E il progetto di acquisire i pezzi pregiati di Portisco da parte degli emirati potrebbe servire anche per fare sistema con i vicini di casa, il gruppo di investitori del Qatar che a Razza di Juncu, la spiaggia accanto, ha deciso di costruire un albergo superlusso e tre ville da nababbo mascherate da stazzi. L’emiro del Qatar ha già messo le mani sulla parte più ricca, la Costa Smeralda, e ora tenta di creare nuove strutture ricettive. Anche per questo la Marina di Portisco diventa sempre più strategica, in modo particolare se la possibilità di ampliare il porto dovesse diventare realtà e garantire nuovi approdi per maxi yacht. La Gallura sempre più una provincia araba, e gli investitori puntano ad allargare i confini della Costa Smeralda, o almeno ci provano.

@LucaRojch

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