La Nuova Sardegna

Olbia

La discarica è al collasso: ampliamento inderogabile

La discarica è al collasso: ampliamento inderogabile

Ieri a Cagliari vertice tra i dirigenti del Cipnes e quelli dell’assessorato regionale Manca la valutazione d’impatto ambientale per avviare i lavori a Spiritu Santu

19 luglio 2013
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OLBIA. L’ampliamento della discarica di Spiritu Santu non è stato ancora realizzato. Incredibile ma vero: le lentezze burocratiche degli uffici regionali hanno frenato il progetto sino a portare il problema ai livelli di allarme rosso. La discarica, infatti, è ormai quasi satura. Resta appena un mese, un mese e mezzo, poi non ci sarebbe più spazio per i rifiuti che a Spiritu Santu, con la gestione del Cipnes, vengono conferiti da 15 comuni galluresi a cominciare da Olbia.

Per questo i vertici del Consorzio industriale e la Provincia Olbia-Tempio, rappresentata dal commissario Francesco Pirari, si stanno mobilitando per trovare una soluzione nell’immediato. Proprio ieri pomeriggio, negli uffici tecnici dell’assessorato regionale all’ambiente, a Cagliari, si è svolta una riunione che sembra aver dato esito positivo. Da una parte la dirigente del settore, Franca Leuzzi, dall’altra il direttore generale del consorzio, Aldo Carta, e il responsabile della discarica di Spiritu Santu, Giovanni Maurelli. I due dirigenti del consorzio industriale della Gallura sono usciti soddisfatti dall’incontro. Avrebbero infatti ricevuto importanti rassicurazioni dagli uffici regionali. Entro una ventina di giorni , insomma, la Regione dovrebbe finalmentedare parere favorevole e firmare il Via, la valutazione d’impatto ambientale, propedeutico al successivo documento (l’autorizzazione integrata ambientale) che verrebbe firmato, sicuramente in maniera molto rapida, dal Commissario della provincia.

E’ certo da stigmatizzare il ritardo con cui la Regione ha portato avanti la pratica. Già a dicembre dello scorso anno lo stesso presidente del Cipnes,Settimo Nizzi, aveva sottolineato come i tempi ristrettissimi imponevano una decisione rapida da parte della Regione. Cosa che però non è accaduta. Ora, finalmente, pare che elaborati e documenti relativi all’ampliamento della discarica siano stati ampiamente visti ed esaminati in ogni dettaglio. E che i tempi siano davvero maturi per fornire finalmente la tanto sospirata Valutazione d’impatto ambientale.

Una volta ottenuto il Via, e il successivo atto firmato dalla Provincia, dal Cipnes fanno sapere che sarebbero in grado di iniziare i lavori per l’ampliamento quasi immediatamente, tanto che già a inizio settembre i primi rifiuti conferiti in discarica finirebbero nella zona dell’ampliamento, garantendo continuità al servizio.

Va ricordato comunque che l’ampliamento è solo una soluzione tampone, visto che si potrebbe utilizzare un’area che conterrebbe circa 150mila metri cubi di rifiuti. Si potrebbe andare avanti due anni ancora, visto che il ritmo di conferimento è di circa 85 metri cubi di rifiuti all’anno. Tre anni,se davvero fosse avviata efficacemente a Olbia la raccolta porta a porta. Nel frattempo serve quanto prima trovare una soluzione strategica per il problema dei rifiuti in Gallura.

Il Cipnes gestisce la discarica di Spiritu Santu, con lo stoccaggio di rifiuti indifferenziati e la trasformazione di quelli umidi. Il sub ambito che si serve della discarica comprende 15 comuni galluresi: Olbia ,Alà dei Sardi, Arzachena, Berchidda, Buddusò, Budoni, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Monti, Padru, Palau, Sant' Antonio di Gallura , San Teodoro e Telti, oltre a Posada e Torpè, comuni della provincia di Nuoro.

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