Consiglio, caos Pd: ora ha due capigruppo
Ninni Chessa diventa assessore al Bilancio, subito dopo in aula in 5 eleggono Luigi Damigella
OLBIA. Una poltroncina, virtuale, per due. Il consiglio apre il sipario e il Pd diventa subito protagonista. In meno di mezz’ora le scorie della battaglia nel partito avvelenano l’aula e il Partito democratico si trova ad avere in linea teorica due capigruppo. Prima della battaglia un lieve raggio di sole. Ninni Chessa prende posto in giunta come assessore al Bilancio. Al suo posto in consiglio entra Alessandro Maludrottu, 31 anni di Berchiddeddu. Il presidente Vanni Sanna prende la parola e un po’ inciampa sui termini, dice che Gian Piero Scanu è assente giustificato, è a Roma per votare. Poi aggiunge che il senatore gli avrebbe comunicato l’intenzione di dimettersi da capogruppo e di confrontarsi con il partito. A molti che ascoltano sembra un annuncio ufficiale. Più veloce della luce Luigi Damigella porta un foglio al presidente. È il documento con cui 5 consiglieri del Pd, Loriga, Maludrottu, Pascucci, Damigella e Ricciu, su 8, nominano un nuovo capogruppo. Luigi Damigella. Vanni Sanna riprende la parola e spiega meglio che Scanu gli ha detto che lunedì avrebbe convocato i consiglieri per parlare delle sue dimissioni da capogruppo. Il documento non è stato firmato da Scanu, da Nicolò Macarrone e da Pietro Spano. Macarrone si limita a fare gli auguri a Damigella, Spano prende la parola. «Per me il mio capogruppo resta Gian Piero Scanu – dice –, che non si è dimesso, ma ha solo detto che lunedì ci sarà un incontro per discutere delle dimissioni». Il documento non è una sorpresa, era stato mostrato ad assessori e consiglieri poco prima che iniziasse il consiglio, così come la volontà di Scanu di discutere lunedì sulle dimissioni era nota a tutti i consiglieri che avevano ricevuto un sms del deputato prima dell’inizio del consiglio. L’inizio col botto fa quasi passare in secondo piano gli argomenti all’ordine del giorno. Ci sono un altro paio di movimenti. Marzio Altana, che dava la possibilità a Stefano Fancello di fare il gruppo del Psd’Az in aula, è ritornato nel Pdl dopo la decisione di Fancello di sospendersi dalla maggioranza. Gli altri interventi sono tutti della maggioranza, di allarme rosso. Prima Giorgio Spano, poi Stefano Giua ribadiscono che il clima rovente nel Pd non si deve abbattere sulla maggioranza. Ma il contagio sembra essere già arrivato. Certo, ci sono anche i punti all’ordine del giorno, ma fanno fatica a farsi strada. In aula ci sono i 6 dipendenti della Gemma Sud, che la nuova azienda che cura il verde al Fausto Noce non ha riassunto. La maggioranza si impegna a dare loro un futuro, ma la promessa non basta per dare loro un posto di lavoro. (l.roj)