La Nuova Sardegna

Olbia

Gelateria Smeralda, mancano all’appello anche altri scontrini

Dopo le polemica, la guardia di finanza replica alle accuse: «Aveva tre mesi di tempo per fare ricorso e non l’ha fatto»

28 agosto 2013
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OLBIA. Gelato indigesto per la guardia di finanza, ma le fiamme gialle di Obia non ci stanno a finire sul banco degli imputati. E passano al contrattacco. Così il caso della gelateria Smeralda, nel corso Garibaldi, severamente sanzionata (tre gionate di chiusura, questo fine settimana) per aver omesso quattro scontrini fiscali, è ancora ben lontano dall’essere chiuso.

«La sanzione - precisa il comando della guardia di finanza - è riferita alle verifiche effettuate nel mese di maggio e la sanzione è stata comminata dall’Ufficio delle entrate e non da noi. In ogni caso, la titolare dell’esercizio ha avuto ben tre mesi per presentare ricorso e non lo ha fatto. Invece, dai controlli effettuati anche successivamente a quei verbali, a noi risulta che la gelateria Smeralda ha continuato a non emettere regolarmente gli scontrini». «Tanto per fare un esempio – aggiunge la guardia di finanza – una verifica effettuata da ispettori in borghese lo scorso 20 agosto ha rilevato alle 15.30 del pomeriggio l’emissione appena dello scontrino numero 7. Un numero improbabile visto che la città era piena di turisti e crocieristi». Insomma, dice la finanza: legge dura ma giusta, e la gelateria era pure recidiva.

Sulla vicenda, intanto, per due giorni interi si è scatenato il popolo di internet. Commenti di solidarietà nei confronti della tirolare della gelateria e di disapprovazione verso l’applicazione severa delle norme anti evasione fiscale. Persino Beppe Grillo nel suo blog ha beffardamente commentato la sanzione pesante applicata per una violazione minima (ammonterebbe circa a 1.50 euro il tributo evaso).

A questo punto, polemiche a parte, alla gelateria Smeralda non resta che attendere l’esecuzione della sanzione: da venerdì a domenica niente gelati al Corso.

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