La Nuova Sardegna

SANTA TERESA. Nessuna lacrima fra i banchi della maggioranza per l’addio di Sel. Solo una risposta al vetriolo contro gli ex alleati che hanno sbattuto la porta alla giunta guidata dal sindaco Stefano Pisciottu. «I contenuti del documento trasmesso a Sel rispecchiano fedelmente il giudizio che questa amministrazione dà all’azione politica maldestramente mascherata da un credo democratico che di democratico ha ben poco – è l’accusa del capogruppo Angelo Murineddu a nome dell’intera maggioranza –. Il puerile tentativo di seminare discordia all’interno di un gruppo ben saldo può essere riassunto nella disperata richiesta di attenzione da parte di un gruppo politico che fa della disinformazione e dell’insinuazione il proprio cavallo di battaglia». Murineddu difende il lavoro della giunta Pisciottu. «Questa amministrazione ha affrontato, e in gran parte risolto, i tanti problemi che si sono via via presentati nei tre anni appena trascorsi – aggiunge –. Appena ci siamo insediati abbiamo dovuto scegliere tra la legittima aspirazione di qualsiasi neo eletto, realizzare opere pubbliche di valenza elevata, e risolvere situazioni sospese da anni. Nostro malgrado, responsabilmente, abbiamo scelto forse la meno gratificante da un punto di vista personale, ma riteniamo più concreta per Santa Teresa, ultimando, ristrutturando, attivando tutta una serie di incompiute e favorendone l’utilizzo con l’ausilio di imprenditoria locale. Tutto questo pur nell’impossibilità di contrarre mutui a causa dell’indebitamento massimo raggiunto dai nostri predecessori per realizzare strutture pubbliche, alcune delle quali mai ultimate. Il giudizio, fazioso e presuntuoso di Sel sul nostro operato avrà un senso, forse, allo scadere dei cinque anni di mandato, quando le opere programmate, la politica urbanistica, l’arredo urbano, l’assistenza sociale, l’attività turistica, la tutela ambientale avranno raggiunto gli obiettivi prefissati.