La Nuova Sardegna

Olbia

Zona artigiana di Calangianus nella strada non c’è più asfalto

Zona artigiana di Calangianus nella strada non c’è più asfalto

CALANGIANUS. Le condizioni della strada che collega Calangianus alla zona artigianale sono pietose. E’ lo stesso sindaco Loddo a denunciarlo ancora una volta poiché in questi giorni c’è stato un...

01 ottobre 2013
2 MINUTI DI LETTURA





CALANGIANUS. Le condizioni della strada che collega Calangianus alla zona artigianale sono pietose. E’ lo stesso sindaco Loddo a denunciarlo ancora una volta poiché in questi giorni c’è stato un sopralluogo del tecnico comunale con i proprietari che se ne servono, in quanto da tempo è stata vietata la circolazione.

«Come si fa - denuncia il sindaco - a programmare un intervento di bitumazione? La situazione è sotto gli occhi di tutti: questa arteria ha avuto a suo tempo un collaudo che è un insulto al buon senso. Innanzitutto era stata costruita pedestremente con un drenaggio inesistente: non è stato infatti garantito il deflusso delle acque e le cunette sono quasi inesistenti. Così, questa strada che si immette dalla provinciale 127 per Olbia, non può essere usufruibile per la circolazione che da Tempio va a Olbia e viceversa. Molti la usavano per evitare i due passaggi a livello. Ma ora ciò non è più possibile perché è stato vietato l’accesso: non sappiamo quando potrà essere ripristinato il nuovo manto di bitume e non si vogliono sprecare soldi pubblici: se in passato i lavori fossero stati fatti a regola d’arte, non saremmo arrivati a questo punto» .

Ma se questa strada è comunale, il breve tratto che dal vecchio bivio Calangianus-Luras porta sino alla rotatoria per Calangianus attraversando il passaggio a livello della stazione ferroviaria di Luras, non si sa più a chi più appartenga. «Quel breve tratto - rimarca il sindaco - non è certo del Comune, non è nemmeno della Provincia, allora di chi è? Non si può accettare questo stato di abbandono. Centinaia di macchine vi transitano ogni giorno e per gli automobilisti è un disagio. Ma l’Anas continua a essere sorda di fronte alle nostre segnalazioni» . (p.z.)

La Sanità malata

Il buco nero dei medici di famiglia: in Sardegna ci sono 544 sedi vacanti

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative