La Nuova Sardegna

TEMPIO. Luigi Agus, presidente dell’Istituto Giulio Cossu, acerrimo oppositore alla concessione, da parte del Comune, dell’Ufficio turistico ad un costituenda Ati, reitera le accuse già fatte e dopo la denuncia all’autorità di contratti e appalti “per manifesta illegittimità della procedura” ora presenta una denuncia alla Corte dei Conti.

Al tempo stesso Agus chiede al Gal Gallura di non concedere al Comune il finanziamento richiesto di 165 mila euro. «La somma - dice Agus -, non servirà come afferma la giunta per dare inizio al progetto di un milione e duecento mila euro di Renzo Piano peraltro mai visto, analizzato o discusso dalla città. Servirà solo a restaurare il lucernaio dell’Ufficio turistico da dove ormai piove abbondantemente e per acquistare due maxi schermi, convinti così, gli amministratori di poterlo poi definire “sala multimediale».

Luigi Agus chiede al Gal Gallura di fare piena luce sul ginepraio di delibere, contraddittorie fra di loro, che riguardano l’ufficio turistico. «Sicuramente più complessa e più tecnica la denuncia alla Corte dei Conti nella quale Luigi Agus illustra «l’incongruenza che esiste fra la delibera del maggio 2012 che impartiva direttive per la gestione dell’Ufficio Turistico e le due delibere, quella del 25 luglio di quest’anno per un comodato d’uso all’Ati (della cui costituzione non si è più saputo nulla), e quella del 6 agosto al Gal Gallura con la quale - è sempre Agus che parla -, la giunta dimentica la promozione turistica e la pianificazione strategica vantate dal vice sindaco Monteduro per giustificare la concessione dell’Ufficio Turistico. Concessione - chiude il presidente dell’istituto Cossu - che sembra non sia andata a buon fine considerato che dopo le mie denunce l’ufficio è stato improvvisamente chiuso». (a.m.)