La Nuova Sardegna

Olbia

Monteduro: tanti irresponsabili

Monteduro: tanti irresponsabili

La replica del vice sindaco: «Inaccettabile decidere in aula in base alle antipatie»

08 ottobre 2013
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TEMPIO. L’unico scandalo nel consiglio comunale tempiese di qualche giorno fa, per Gianni Monteduro non sono gli “affa…” che a titolo discorsivo sono stati da lui pronunciati, quanto piuttosto «l’irresponsabilità di quanti, in veste pubblica, hanno deciso basandosi sulle emozioni personali (antipatie o rabbia), anziché su ciò che ritenevano giusto in coscienza per le comunità coinvolte dal progetto di ricerca sul geotermico». Lo scrive in una lettera, il vice sindaco Gianni Monteduro, il quale interviene all’indomani dei commenti fatti da Anna Paola Aisoni (Civica per Tempio), Tato Usai (Alternativa per Tempio), Antonio Addis (assessore all’Ambiente) e dal sindaco Romeo Frediani che si erano dichiarati, tutti “dispiaciuti” per quanto accaduto in Consiglio. «Credo - risponde Gianni Monteduro -, che chiunque sia delegato a rappresentare i cittadini a livello amministrativo debba avere come unico faro la tutela dell’interesse della comunità locale nel rispetto dell’interesse della comunità umana in senso più generale. Quanti si sono astenuti, (sull’atto di indirizzo proposto dalla giunta sul no alle trivellazioni geotermiche ndc), adducendo come motivazione la manifesta antipatia per la mia persona e per le mie parole, hanno mancato di rispetto alla popolazione dei 15 comuni, incluso il nostro, che potrebbero essere investiti dalle trivellazioni per la ricerca geotermica». All’assessore Antonio Addis che dopo essersi detto costernato sull’accaduto aveva dichiarato “la ferma volontà di non permettere mai più a nessuno di interferire su questioni riguardanti il suo assessorato (ambiente)”, Gianni Monteduro, dopo avere ricordato all’assessore di essere stato da lui ringraziato in Consiglio per il suo intervento, afferma «di avere personalmente curato la stesura delle osservazioni contro il progetto geotermico, visti i gravosi impegni dell’assessore e i tempi ristretti».

Il vice sindaco conclude la sua lettera ribadendo che »ogni qualvolta vi siano temi che hanno rilevanza ambientale, sanitaria, culturale e di tutela del territorio non potrà che impegnarsi in prima persona». (a.m.)

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