La Nuova Sardegna

Olbia

Il Pdci: sul Limbara solo belle parole

di Angelo Mavuli
Il Pdci: sul Limbara solo belle parole

Luciano e Satta: l’assessore regionale Biancareddu non ha mai creato la commissione per la bonifica della ex base

02 novembre 2013
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TEMPIO. I Comunisti italiani suonano la sveglia sul problema della valorizzazione del Limbara e si mostrano estremamente critici nei con fronti dell’assessore regionale all’ambiente, Andrea Biancareddu, invitato a «smetterla di fare solo enunciazioni o proclami vuoti di contenuti reali: passi dalle parole ai fatti senza rovesciare su altri responsabilità che sono solo ed esclusivamente della Regione e nello specifico del suo assessorato». Lo dicono in un comunicato firmato da Nicola Luciano, segretario provinciale e assessore comunale di Tempio, e da Mario Satta, segretario sezionale.

«Sono trascorsi oltre due mesi – scrivono – da quando suggerimmo molto sommessamente a Biancareddu di creare una commissione di esperti che in maniera costante lavorasse ed elaborasse un progetto per la bonifica dell’ex base americana sul monte Limbara. In quell’occasione spiegammo al nostro concittadino quale pessimo biglietto da visita fosse quella base abbandonata, colma di ferro arrugginito e rifiuti di ogni genere. Spiegammo anche che sulla montagna, gravata da quell’obbrobrio (e dell’altro, non meno grave, delle antenne televisive cresciute selvaggiamente, fuori da ogni regola), non era possibile alcuna programmazione turistica ed economica».

Luciano e Satta ricordano di come Biancareddu pubblicamente li ringraziò del suggerimento e assicurò che avrebbe provveduto: «Ci lasciò per la verità perplessi il fatto che anche in quella circostanza, anziché fissare una data per un incontro operativo, non perse l’occasione di fare campagna elettorale, accusando l’amministrazione di non averlo mai cercato e di non avere mai proposto alcun progetto sull’ex base americana. Dimenticando che nemmeno un Comune può fare progetti su luoghi non di sua pertinenza. E il sito dove sorge l’ex base, guarda caso, è di proprietà della Regione cui spetta di attuare, per lo meno, un progetto di bonifica».

Per gli esponenti del Pdci «sarebbe bene perciò che al di là degli annunci roboanti dei convegni, che lasciano il tempo che trovano e che tutti presto dimenticano, Biancareddu si adoperasse concretamente con progetti validi. Né venga a raccontare di non avere fondi a disposizione. I finanziamenti occorre anche cercarli. Ma forse, il ponte tibetano che lui assieme ad altri vuole costruire, con danni ambientali inenarrabili, porterà sicuramente molti più voti della bonifica dell’ex base.

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