La Nuova Sardegna

Olbia

Danni della grandinata, il Comune corre ai ripari

di Sebastiano Depperu
Danni della grandinata, il Comune corre ai ripari

Il sindaco di Aglientu: «Indennizzi per la calamità naturale, tempi molto lunghi Attingeremo ai nostri fondi. Intanto arriva la solidarietà di tanti imprenditori»

16 novembre 2013
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AGLIENTU. Per ricevere gli indennizzi per lo stato di calamità naturale, sicuramente, passerà molto tempo. Aglientu, lo scorso 30 ottobre, è stata colpita da una tremenda grandinata, nella zona di Vignola, che ha provocato ingenti danni a strutture pubbliche e private. Di questo, qualche giorno fa, il sindaco Antonio Tirotto, ha informato il consiglio comunale. E così potrebbe pensarci il Comune.

Da qui la proposta: «L'iter potrebbe essere tortuoso e lungo - afferma il sindaco - il paese ha circa mille e 200 abitanti. La solidarietà e il dialogo è stata la strada scelta nei confronti di quelle persone che sono state colpite dalla calamità naturale. Così ho proposto, se le norme lo consentiranno, di attingere dai fondi comunali, ma già molti aglientesi sono pronti ad aiutare gli imprenditori duramente colpiti». Sarebbe una soluzione celere, visto che i tecnici stanno ancora effettuando le necessarie perizie sulle strutture danneggiate.

«Il procedimento per la calamità naturale è sicuramente lungo, anche se due giorni fa è arrivata una prima risposta - spiega Antonio Tirotto - Nell'ultima seduta del consiglio comunale ho provveduto ad informare tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza della delibera di giunta con la quale l'amministrazione, subito dopo la violenta grandinata, ha chiesto lo stato di calamità naturale. Ho ricordato, anche, che al documento sono seguito gli incontri con il governatore Ugo Cappellacci e l'assessore regionale all'ambiente Andrea Biancareddu. A entrambi i rappresentati della Regione ho chiesto aiuto sia per i beni pubblici che per quelli dei privati. La Regione si è già messa in moto per il recupero delle strutture pubbliche. Per quelle private servirebbe una legge ad hoc. Per questo ho avanzato la proposta». Il paese, comunque, è molto solidale con chi ha subito danni.

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