La Nuova Sardegna

Olbia

Acquedotto rurale, lavori fermi da mesi e non si sa il perché

di Angelo Mavuli
Acquedotto rurale, lavori fermi da mesi e non si sa il perché

L’assessore Addis: «Continua il rimpallo di competenze, ma cercherò di individuare le responsabilità dei ritardi»

17 novembre 2013
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TEMPIO. Il 22 maggio scorso, sul monte Limbara, nella brulla mattina di una primavera tardiva, presenti funzionari dell’Ente Foreste e dell’Ufficio tecnico comunale, avevano avuto inizio finalmente gli attesi e dibattuti lavori per la realizzazione di un acquedotto rurale che trasportando l’acqua dalle cosìddette sorgenti degli americani, avrebbe dovuto servire Vallicciola.

A distanza di sei mesi, l’opera ((tre chilometri e seicento metri), non è ancora finita.

Antonio Addis,assessore all’urbanistica, ambiente e parchi, interpellato a proposito non sa darsi veramente una spiegazione. «A partire da domani cercherò di far luce su questa vicenda andando a capire dove stanno le responsabilità dei ritardi. Sull’argomento - dice ancora Antonio Addis -, c’ è, come sempre, un rimpallo di competenze tra Comune ed Ente Foreste, difficile da decifrare. Una situazione dalla quale occorre uscire al più presto. L’opera infatti - prosegue l’assessore Addis -, deve essere assolutamente terminata e resa operativa prima che sul Limbara cominci il grande freddo. Le gelate, infatti, potrebbero provocare gravissimi danni alle condotte e alle pozzette antincendio se lasciate a cielo aperto».

Storia iellata quella dell’acquedotto rurale di Limbara, sintomatica però di come le cose si muovano attualmente nell’ambito dei lavori pubblici. Finanziata nel 2009 dalla fu provincia Olbia-Tempio, l’inizio dell’opera si perse in una diatriba fra Ente Foreste e Comune. Il perchè? In sostanza non si riusciva a stabilire chi dovesse comprare i tubi per la condotta. Si andò avanti per tre anni fra le polemiche interminabili fra i due enti, sino a maggio di quest’anno, quando l’assessore regionale alla difesa dell’ambiente, Andrea Biancareddu, d’imperio quasi, impose l’inizio dei lavori.

Nonostante l’avvio promettente, l’opera, che doveva essere finita entro lo scorso mese di giugno, a tutt’oggi aspetta ancora di essere terminata.

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