La Nuova Sardegna

Olbia

Salta la conferenza socio sanitaria

di Antonello Palmas

Pasticcio nelle convocazioni dei sindaci, rinviato il dibattito sull’atto aziendale Asl

03 dicembre 2013
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OLBIA. Questa conferenza provinciale socio sanitaria “non s’ha da fare”, evidentemente. Il giorno buono per la riunione nella quale si sarebbe dovuto scegliere il revisore dei conti (nomina di competenza del collegio dei sindaci, vigila sull’operato dell’Asl) e discutere del piano aziendale sembrava arrivato: tutti (quasi) riuniti nella sala consiliare della Provincia, con decine tra sindaci e vice, il direttore generale dell’Asl Giovanni Antonio Fadda. Invece è andato in onda un pasticcio che ha causato il rinvio dell’atteso incontro, non senza parecchi polemiche: si farà lunedì. Salvo sorprese.

Ieri mattina intorno alle dieci 18 su 26 rappresentanti dei Comuni galluresi si sono trovati in via Nanni ma il commissario della Provincia, Francesco Pirari, non c’era. Contattato, ha chiesto di essere raggiunto nell’altro palazzo dell’ente per spiegare la situazione, ma alle rimostranze ha dovuto recarsi lui nella sala consiliare. Qui ha fatto infuriare i tanti sindaci o loro delegati che avevano perso ore e macinato chilometri per essere presenti: un sindaco – ha spiegato Pirari – lo aveva chiamato prima della riunione affermando di non essere stato messo al corrente dell’incontro: ormai era tardi. Le comunicazioni erano state inviate via Pec (posta elettronica certificata). Ha detto di aver chiamato alcuni dei sindaci o loro rappresentanti che si stavano mettendo in viaggio in modo da evitargli la trasferta, pensando che ci fosse stato un problema di comunicazione e le defezioni potessero essere numerose. Ma di essersi poi accorto che invece le Pec erano state regolarmente spedite e ricevute.

Nel frattempo la maggior parte dei convocati (18 su 26, considerando che mancavano quelli che hanno saputo del rinvio e non si sono presentati) si erano presentati in sala. E si sono opposti con forza alla decisione sic et simpliciter di annullare la convocazione per vizio nella convocazione, pretendendo invece l’apertura del verbale. Si sono così succeduti gli interventi dei sindaci che hanno stigmatizzato l’accaduto, rilevando che la mancata lettura di una Pec da parte di un sindaco non poteva inficiare una riunione attesa e ribadendo la validità della seduta. Una situazione al limite del surreale, anche perché Pirari non ha potuto dimostrare di aver mandato una Pec di annullamento. Alla fine i convenuti hanno ritenuto opportuno optare per il rinvio, ma solo per il rispetto dovuto ai colleghi già andati via o mai arrivati.

Dei due presidenti di distretto era presente solo Romeo Frediani (sindaco di Tempio): «Da 2 mesi insistevo per questa convocazione, mi tiro fuori da qualunque responsabilità» dice alterato. L’altro, Antonio Satta (primo cittadino di Padru), era assente: interpellato al telefono ha spiegato che «si è preso atto che in questi giorni difficili i sindaci sono impegnati in cose più importanti», ricordando che è stato chiesto un incontro preventivo dei sindaci con l’assessore regionale alla sanità prima di qualunque decisione dull’atto aziendale.

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