La Nuova Sardegna

LA MADDALENA. Il Comune ammette l’errore sulle cartelle della Tares. Il cervellone elettronico dell’Ufficio tributi ha fatto cilecca. Ma i cittadini dovranno comunque pagare il saldo. Solo dopo, quando gli errori verranno accertati, cartella per cartella, avranno diritto alla compensazione. Un’ammissione che scatena la reazione del consigliere di opposizione Pier Franco Zanchetta. «Il Comune ha fatto un grosso pasticcio – dice –. Ora deve intervenire per rivedere questa tassa e soprattutto gli importi che sono da cartella esattoriale per nababbi. Qui ci sono famiglie in sofferenza e questa tassa è una falce che taglia le gambe alle famiglie. Se non si rimedia sarà il colpo di grazia per la nostra economia e la nostra comunità. Non parliamo di famiglie e cittadini che non vogliono pagare, ma che vogliono pagare il giusto. Dai calcoli risulta che si incasserà più di quanto ci costa il sevizio di nettezza urbana, circa 3 milioni di euro, servizio carissimo e scadente».

Il tema della Tares con i mesi è diventato scottante. Le prime scintille c’erano state nella seduta di Consiglio del 14 giugno, quando l’aula era stata chiamata ad approvare il regolamento della Tares. La maggioranza, insieme al consigliere Gaetano Pedroni aveva votato a favore, spiegando così la sua scelta. «Voterò favorevolmente dando fiducia all’amministrazione, in considerazione dell’impegno assunto di accogliere successivamente le richieste emerse dai banchi dell’opposizione». Ma nella seduta del 3 ottobre, quando in aula erano arrivate le tariffe della tassa sui rifiuti Pedroni aveva votato contro. «Avrei voluto pronunciarmi in altro modo – aveva detto – perché l’azione dell’assessore va verso la riduzione delle tariffe. Mon avendo certezza contabile sull’esito delle economie, non posso dare voto favorevole». (a.n.)