La Nuova Sardegna

Olbia

Truffa del sole, crescono gli esposti

Truffa del sole, crescono gli esposti

Anche una famiglia di Arzachena nella class action contro il fotovoltaico Teknosol

10 gennaio 2014
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ARZACHENA. Conquistati dallo spirito verde, traditi dalla Teknosol. C ’è anche una famiglia arzachenese tra le persone che hanno presentato un esposto alla Procura contro la ditta bergamasca che installa impianti fotovoltaici. Un caso regionale. La procura della Repubblica di Cagliari ha aperto un fascicolo per truffa ai danni di 30 persone. Quella di Oristano ai danni di 20. In Gallura l’avvocato Egidio Caredda tutela i diritti di quattro famiglie. Ma il numero è destinato a crescere.

L’accusa fa riferimento alla vendita e all’installazione di impianti per produrre energia a basso costo, mai entrati in funzione o gravati da maxi spese aggiuntive. Molti cittadini oggi si trovano a pagare le bollette tradizionali dell’Enel, ma anche le rate della finanziaria per l’acquisto dei pannelli solari. «Le firme sui contratti – spiega il legale Egidio Caredda – sono state apposte da persona diversa dai miei assistiti. Stranamente non è stata fornita loro alcuna copia del contratto di fornitura. A eccezione di una copia fotostatica non leggibile e parziale». In realtà, sempre stando all’accusa dei presunti truffati, l’incaricato della Teknosol, faceva firmare dei documenti in cui l’utente accettava, senza saperlo, la fornitura dei pannelli, sistema di connessione alla rete elettrica, pratiche burocratiche e il finanziamento sino alla fornitura reale dei servizi elettrici da parte del gestore. Tanti i soldi spesi dalle famiglie. Tra i 30mila ai 50mila euro. In quest’ultimo caso l’impianto non è mai entrato in funzione. In un altro l’Enel ha comunicato che l’impianto non potrà mai essere attivato perché manca dei requisiti minimi.

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