La Nuova Sardegna

Olbia

Nizzi attacca: «Assurdo, la città è bloccata»

Forza Italia e Riformatori: «Sbagliate le carte delle aree alluvionate consegnate in Regione»

13 febbraio 2014
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OLBIA. Forza Italia e Riformatori non ci stanno. Secondo loro le carte consegnate dall’amministrazione comunale all’autorità di bacino, per illustrare le aree alluvionate nel territorio comunale, sono sbagliate. La conseguenza è che per un periodo di tre anni l’edilizia in città sarà quasi totalmente bloccata. Errore micidiale, frutto di approssimazione, tuonano i consiglieri comunali che hanno convocato la conferenza stampa: in fila ci sono per Forza Italia Settimo Nizzi, Marco Piro, Francesco Sanciu, Pietro Carzedda e, del gruppo dei Riformatori, il capogruppo Giovanni Cassitta con Tiziano Pinna e Valerio Spano. Il più deciso, manco a dirlo, è Settimo Nizzi. «Queste carte sono assurde, la città è bloccata, non si può manco chiudere una veranda. E viene bloccato anche l’iter di rilascio delle concessioni edilizie. Errori che confermano il fatto che il sindaco non è capace. La colpa non è dei tecnici, si badi bene, ma tutta di Giovannelli. Il territorio olbiese è esteso 37 chilometri quadrati, di questi 25 risultano superficie allagata. Una follia».

Secondo il cagruppo forzista Marco Piro ci sono pochi dubbi. «Il sindaco probabilmente ha pensato che allargando l’area delle zone alluvionate, il Comune avrebbe incassato più fondi per i risarcimenti. Una scelta incomprensibile, perché le cose non funzionano così. Pensare che è mancato il confronto, noi non abbiamo saputo nulla. Abbiamo chiesto un consiglio comunale per discutere di questo».

«L'amministrazione comunale è in possesso degli studi appositi sulla mitigazione del rischio idrogeologico in diverse macroaree del territorio comunale – ha aggiunto Giovanni Cassitta –, regolarmente protocollati in due fasi, nel 2011 e nel gennaio scorso. Ma evidentemente non hanno voglia di lavorarci sopra».

Francesco Sanciu ricorda che «la situazione è drammatica. Ora dovranno lavorare sodo per sei-otto mesi, per stilare delle nuove cartografie in modo che i vincoli siano attenuati. Prima di allora il blocco sarà totale e se non si farà questo lavoro il blocco si prolungherà per tre anni». (en.g.)

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