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Csm distrutto, aiuto dai colleghi di Sassari

OLBIA. L’alluvione ha distrutto il centro diurno del Centro di salute mentale della Asl, l’ondata del 18 novembre ha spazzato via cinque auto aziendali e il pullmino usati per gli accompagnamenti...

26 febbraio 2014
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OLBIA. L’alluvione ha distrutto il centro diurno del Centro di salute mentale della Asl, l’ondata del 18 novembre ha spazzato via cinque auto aziendali e il pullmino usati per gli accompagnamenti degli ospiti, oltre agli arredi, le attrezzature, i materiali utili per l’attività. E i locali del piano terra di via Baronia sono tutt’ora inagibili. Una mano è arrivata dai colleghi del Csm di Sassari: ieri mattina hanno consegnato ai responsabili di Olbia un contributo, un migliaio di euro circa raccolti durante una giornata dedicata alla beneficenza. I danni per la struttura (auto a parte) sono stimati in 25 mila euro, ma il gesto del Csm turritano è l’ennesima dimostrazione del valore della solidarietà.

«A voi va il nostro più grande ringraziamento – ha detto il direttore Amadeus Ehrhardt, che ha fatto gli onori di casa consegnando al gruppo di Sassari un cuore in terracotta realizzato dai “ragazzi” del centro diurno (una quarantina di ospiti tra i 20 e i 60 anni), «un cuore con all'interno tanti puntini che vogliono rappresentare la luce che ognuno di noi ha all'interno del proprio cuore e che con le opere artistiche cerchiamo di trasmettere all'esterno», è stato spiegato durante la cerimonia. «Una collaborazione fondamentale, che ha consentito di trasmettere ai nostri pazienti il sentimento del donare e dell'essere utili agli altri» ha detto il referente del Csm di Sassari, Gianni Costa.

Spiega Ehrhardt: «Siamo un punto di riferimento per le famiglie e i pazienti, per questo, nonostante le difficoltà, non abbiamo mai interrotto la nostra attività. Ci siamo dovuti adattare e da allora l'attività è stata ospitata al secondo piano» le cui pareti sono colorate dai dipinti dei pazienti. Sono in corso i lavori di riqualificazione degli ambulatori e degli spazi comuni al piano terra della struttura di via Baronia: entro marzo la Asl di Olbia dovrebbe completarli e acquistare gli arredi. «Speriamo di ripristinare quanto prima alcune attività di riabilitazione e reinserimento: azioni, per noi banali, come la preparazione del pasto e la pulizia della casa, sono al Csm processi volti ad educare le persone e curarle attraverso percorsi educativi specifici», spiega Ehrhardt. (apal)

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