La Nuova Sardegna

Olbia

Calangianus, la beffa dello stadio

Calangianus, la beffa dello stadio

Spogliatoi nuovi mai usati. In quelli vecchi non arriva più l’acqua calda

04 marzo 2014
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CALANGIANUS. Il post gara al Signora Chiara gara da alcune domeniche, per i pochi e coraggiosi dirigenti giallorossi, si tramuta in una figuraccia davanti agli ospiti. Non c’è acqua calda per i giocatori. Per di più si gioca con temperature rigide e in un campo fangoso. I dirigenti, che hanno il loro bel da fare in un anno non certo facile per le note vicende, hanno un supplemento di stress quando dagli spogliatoi arriva il grido: “Ma qui l’acqua è fredda!”.

Perché finisce troppo presto l’acqua calda. Mortificati, i coraggiosi dirigenti cercano di farfugliare qualche parola ma l’imbarazzo è grande. Nel prime gare si rimediava, ora non si riesce più. È accaduto nel derby con il Tempio, quando i giocatori ospiti hanno preferito infilarsi la tuta e far la doccia a casa. Sabato scorso il bis con il Taloro: Fadda e compagni in accappatoio uscire dagli spogliatoi e recarsi in uno stanzino a lato per cercare acqua calda non era un bel vedere. Alla fine un dirigente che non ne può più con i dirigenti ospiti si sfoga: «Vedete - dice, indicando un edificio a sud del terreno di gioco -, quelli sono spogliatoi nuovi, collaudati a novembre, dovevano esserci consegnati a dicembre. Noi qui ogni domenica facciamo figuracce, è tutto fatiscente, facciamo i salti mortali. Ci vergogniamo davanti a voi, sembriamo in un campetto malandato di periferia, invece sono gli spogliatoi di una delle società che ha fatto la storia del calcio sardo».

Il delegato allo sport Lollo Amadori è mortificato: «Mi dispiace, sono in arrivo arredi costati 11 mila euro, li attendiamo a giorni. Ma certamente non ci facciamo una bella figura. Dovremo porci delle domande». Ex dirigenti sportivi e i tifosi sottoscrivono la protesta: «Con spogliatoi nuovi costati oltre 100 mila euro e pronti da mesi, perché questa figuraccia?».(p.z.)

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