La Nuova Sardegna

Olbia

Bomba nella notte: nel mirino il cimitero

di Serena Lullia
Bomba nella notte: nel mirino il cimitero

Un ordigno ad alto potenziale ha distrutto un ufficio della società Asco, non ci sono danni ai loculi. Indagano i carabinieri

06 marzo 2014
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OLBIA. Il rumore dell'esplosione è passato inosservato nel silenzio della notte. Il nuovo cimitero, in cui è scoppiato un ordigno di medio potenziale, si trova alla periferia della città, immerso nel nulla. Solo ieri mattina, quando i dipendenti della società che gestisce il camposanto, l’Asco, hanno aperto i cancelli, hanno scoperto cosa fosse successo. Una bomba, realizzata con gelatina di cava, ha distrutto un edificio in costruzione, all'ingresso del cimitero. La deflagrazione ha fatto crollare parte dei muri e del soffitto. L'intero locale, destinato a ospitare gli uffici amministrativi dell'Asco, ha riportato danni strutturali molto gravi. Le indagini sono portate avanti dal nucleo operativo del comando provinciale di Sassari guidato dal tenente colonnello Antonio Fiorillo. Il lavoro di intelligence dei militari è finalizzato a capire chi sia il destinatario dell'attentato: la ditta modenese che gestisce i servizi cimiteriali per conto del Comune o l'impresa, la Gallura appalti, che stava eseguendo i lavori a Su Littu. Nessun aiuto alle indagini potrà arrivare dalle telecamere. L'unico occhio elettronico sistemato all'ingresso del cimitero non sorveglia l'area del cantiere. Per i malviventi è stato facile entrare nel camposanto-cantiere, piazzare la bomba e far perdere le tracce.

La preoccupazione del sindaco. Il primo cittadino non nasconde la sua preoccupazione per l’attentato notturno. «Al di là degli accertamenti in corso – commenta il primo cittadino –, si tratta di un grave episodio di criminalità».

Il cantiere. Più che un luogo di preghiera e di lacrime, un cantiere. Nel cimitero alla periferia della città sono in corso i lavori di costruzione dei loculi e degli uffici amministrativi della Asco. Una opera che dovrà essere realizzata con un progetto di finanza affidato alla modenese Asco. In corso i lavori del primo lotto.

Il caro estinto. Il costo dei loculi del nuovo cimitero è stato da subito al centro delle polemiche. Dell’altro mondo i costi inizialmente chiesti ai cittadini. «Non appena ci siamo insediati – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Davide Bacciu –, abbiamo lavorato per dimezzare i costi facendo un accordo con l’Asco». L’intesa ha consentito di tagliare i prezzi da 3mila 800 euro a 2mila.

Le bare galleggianti. Dolore che si somma al dolore. Nel novembre del 2007 molti cittadini in lacrime furono costretti a vedere le bare dei loro defunti galleggiare in un mare di acqua e fango. Le forti piogge avevano diseppellito le bare sistemate nella parte del cimitero nuovo in cui i morti trovano riposo all’americana, non nei loculi, ma sotto terra. Una scena che purtroppo si è ripetuta il 18 novembre.

Lo scandalo delle tombe abusive. Nel gennaio dello scorso anno la polizia locale aveva scoperto e denunciato un dipendente dell’Asco, poi licenziato, per truffa e appropriazione indebita. L’uomo realizzava e vendeva loculi abusivi. Una decina i manufatti realizzati senza licenza e poi venduti, anche una cappella sorta nel cimitero di San Pantaleo, sopra una tomba interrata.

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