La Nuova Sardegna

Olbia

Viale Aldo Moro, l’ufficio postale è angusto

di Alessandro Pirina

Battaglia comune di utenti e dipendenti: il quartiere ha 12mila abitanti, l’azienda trovi nuovi locali

12 marzo 2014
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OLBIA. Battaglia comune per l’ufficio postale di viale Aldo Moro. Dipendenti e cittadini chiedono alla azienda Poste Italiane un locale più ampio, più consono a un quartiere che supera i dododicimila abitanti. «Non è più tollerabile sopportare questa situazione – attacca Maurizio De Francesco, responsabile territoriale di Confsal/com –. I locali di viale Aldo Moro sono invivibili sia per noi operatori che per i cittadini. Gli impianti sono sottodimensionati, obsoleti e molti anche fuori norma. Il locale è invaso da formiche, blatte. Abbiamo anche trovato tracce del passaggio di topi. Per noi dipendenti gli spazi sono angusti. Un solo bagno, un’area di soli 35 metri quadri per il cambio turno. La situazione è ormai insostenibile per noi, ma anche per gli utenti, con cui si è creato un rapporto forte e insieme vogliamo portare avanti questa battaglia di civiltà».

I cittadini, per bocca del presidente del comitato di zona Ospedale, Fulvio D’Anna, da anni portano avanti la battaglia affinché Poste Italiane trovi un locale più ampio per gli uffici di viale Aldo Moro. Un anno fa sembrava anche cosa fatta, ma poi l’azienda ha deciso di rinnovare il contratto di affitto dei vecchi locali. «Questa è una mancanza di riguardi nei confronti di noi utenti – aggiunge il presidente di zona Ospedale –. Il nostro è un quartiere che cresce di giorno in giorno, siamo più di 12mila residenti con un ufficio postale di pochi metri quadri. Non è giusto essere trattati in questo modo. Serve un ufficio più razionale, non solo per noi, ma anche per chi ci lavora. Non vorrei che per risolvere la situazione spostassero qualche servizio alle poste centrali: in quel modo a rimetterci sarebbero gli operatori, che vedrebbero ridurre il loro lavoro, ma anche noi cittadini, costretti a subire l’ennesimo disagio».

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