La Nuova Sardegna

Olbia

Youtube non piace ai consiglieri

Youtube non piace ai consiglieri

Calangianus, polemiche contro chi riprende le sedute e le pubblica sul sito web

13 marzo 2014
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CALANGIANUS. Da un po’ di tempo le sedute di consiglio comunale, riprese da semplici cittadini, finiscono su Youtube. E come è facile immaginare questo scatena le più diverse reazioni. La diffusione di alcuni momenti delle sedute infatti viene giudicato in vario modo dai protagonisti che vedono finire sul web i loro interventi. C’è chi è favorevole e sostiene che ogni ipotizzata limitazione alle riprese può rappresentare una forma di censura che limita la libertà d’informazione.

Ma c’è anche chi invece sostiene che occorrerebbe una regolamentazione perché non è pensabile che chiunque si possa presentare in aula e utilizzare gli ormai diffusissimi mezzi offerti dalla tecnologia. «Un regolamento è necessario – dice Antonio Brigaglia, capogruppo di maggioranza – per salvaguardare privacy e trasparenza amministrativa. Un argomento che viene discusso in Consiglio in una certa atmosfera, trasferito in un filmato su Youtube, potrebbe prestarsi a interpretazioni che non rispecchiano la realyà di quanto accaduto veramente».

Diversi coloro che vorrebbero mettere ordine nella questione delle riprese in aula, per questo si stanno esaminando i regolamenti già adottati da altri consigli comunali: uno potrebbe già essere portato ad esempio nel prossimo consiglio. Ci si chiede infatti se davvero rappresenti libertà di informazione portare all’esterno interventi tolti da un preciso contesto e darli in pasto agli utenti del web. C’è chi chiede rispetto della propria immagine di consigliere, del diritto a essere informato su dove e come saranno usate le riprese.

Nuove polemiche in arrivo? La diffusione delle riprese effettuate – si sostiene negli ambienti vicino alla giunta – deve essere rispettosa del principio di completezza informativa e di trasparenza e se ci sarà un regolamento per le riprese, si dovrà tenere conto di ciò. Sembra che i consiglieri vogliano i essere informati della presenza di dispositivi audiovisivi prima di ogni seduta e poter manifestare per iscritto il loro dissenso ad essere ripresi. (p.z.)

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